L’Associazione della Stampa Estera in Italia visita le colline Unesco: “Il mondo vi conosce, ma non abbastanza. Saremo buoni ambasciatori”

In occasione della 17esima edizione del premio “Gruppo del Gusto 2021”, l’Associazione della Stampa Estera in Italia ha visitato le Colline Unesco di Conegliano e Valdobbiadene.

Sabato 18 settembre il gruppo, composto da giornalisti provenienti da 24 nazioni del mondo, ha potuto ammirare la città di Treviso, mentre domenica si è spostato a Conegliano per la visita alla Scuola Enologica Cerletti.

In seguito, c’è stato lo spostamento al Castello di San Salvatore a Susegana e alle 15 è partito il tour nelle Colline Patrimonio dell’Umanità con visita alla Pieve di San Pietro di Feletto e brindisi finale sulla collina del Cartizze.

Poco prima delle ore 20, il gruppo è ripartito in treno per Roma con gli occhi pieni di ricordi che si trasformeranno in articoli capaci di raccontare un intero territorio.

Ci ha fatto piacere mostrare ai giornalisti, che porteranno la voce di queste colline in tutto il mondo, quanto le Colline Unesco meritino di essere diventate Patrimonio dell’Umanità e per quale motivo – ha affermato Marina Montedoro, presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – Questo è un momento in cui tutti aspettano veramente la ripresa”.

È bello vedere che c’è questo movimento – conclude – I dati del turismo ci confortano: in questi mesi estivi, infatti, anche grazie al Green Pass abbiamo finalmente potuto riprendere a girare e direi che dobbiamo continuare così. Questa è la direzione giusta e credo che il territorio si stia accorgendo di quanto oggi si cominci veramente a parlare di Unesco e cominci a diventare, proprio nell’immaginario collettivo, un patrimonio e un valore per tutti”.

Il presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Elvira Bortolomiol, ha ribadito l’importanza di poter presentare la denominazione anche alla stampa estera: “Daremo l’avvio a una partnership che si fonderà poi sui valori della sostenibilità, del turismo e della più ampia possibilità di dare valore alle Colline Unesco”.

Rispetto al caso del Prošek, invece, la presidente Bortolomiol è stata molto chiara: “È importante che ci difendiamo, che tuteliamo il nostro nome e il nome di un prodotto, come il Prosecco Superiore, che è simbolo del made in Italy. Quello che è successo in Europa potrebbe anche creare dei pericolosi presupposti per minare l’intera economia italiana”.

Tra le grandi sfide di chi lavora nel campo della valorizzazione del territorio delle colline Patrimonio dell’Umanità c’è anche quella di portare i turisti stranieri che arrivano a Venezia nell’Alta Marca Trevigiana.

“Qui di fatto siamo a Venezia – ha sottolineato Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene – Siamo in una Regione che ha come brand ‘The Land of Venice’: siamo tutti Venezia. Per i turisti internazionali spostarsi di una o due ore non è nulla perché nelle loro città si spostano moltissimo. Qui li portiamo a vedere un patrimonio culturale in cui possono trovare i vigneti, i boschi e tutto quello che è diventato Patrimonio dell’Umanità ma possono anche entrare a contatto con la cultura di un territorio”.

Il giornalista Alfredo Tesio (Politikens Forlag – Copenaghen) ha parlato delle prospettive di crescita del turismo in quest’area del Veneto.

“Il mondo vi conosce ma non abbastanza – ha commentato Tesio – quindi sarà nostro compito, ci auguriamo, di essere buoni ambasciatori e divulgatori di questa zona che potrebbe essere conosciuta di più. Quando uno si avvicina a questi luoghi dalla Danimarca o dalla Svezia si pensa a Venezia o alle Ville Palladiane, ma qui ci sono delle risorse di tipo culturale, architettonico e, soprattutto, enogastronomico che vale la pena far conoscere”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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