Approfittando della pausa estiva, con la sospensione delle lezioni, anche la Scuola enologica di Conegliano ha deciso di “rifarsi il look” con un cantiere in corso che la riguarda.
L’intervento prevede la ristrutturazione dell’ultimo piano del convitto anche se, ha spiegato la dirigente scolastica Mariagrazia Morgan, il progetto dei lavori “era già nel cassetto in epoca pre Covid”.
“L’intervento che stiamo realizzando serve a rispondere all’esigenza di garantire spazi più ampi e funzionali ai ragazzi convittori – spiega la preside – La particolarità sta nel fatto che la scuola è stazione appaltante perché, grazie al Decreto interministeriale 129 del 2018, anche le scuole possono sostenere lavori di questo tipo. Risorse permettendo“.
Sul fronte delle spese, il cantiere richiede un investimento pari a 400 mila euro, spesa che verrà sostenuta dal Cerletti, ma che è stata anticipata dalla Fondazione per l’insegnamento enologico e agrario, presieduta da Floriano Zambon.
“Grazie alla Fondazione e alla collaborazione della Provincia, che si sta occupando di tanti altri lavori fondamentali – spiega su questo punto la dirigente – come la messa in sicurezza degli edifici e il loro efficientamento energetico, si è creata una sinergia che ha fatto di necessità virtù”.
I lavori termineranno indicativamente prima della ripresa delle lezioni degli studenti e serviranno a garantire spazi più ampi a coloro che usufruiscono del convitto: un particolare non irrilevante in epoca di pandemia, emerso specialmente durante la passata annata scolastica, come ha fatto intendere la stessa Morgan.
“Lo scorso anno 30 convittori sono stati da noi sistemati alla Casa dello studente ‘Giuseppe Toniolo’ – ha riferito – in quanto gli spazi erano inadeguati in base alle regole anti Covid-19”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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