Le sbarre non si abbassano e il treno non può proseguire la sua corsa verso Conegliano e Venezia.
Dopo quasi mezz’ora di attesa arrivano i Vigili urbani che si trasformano in “barriere umane”, consentendo al convoglio su rotaia di passare senza pericoli.
Ancora problemi ai passaggi a livello tra vittoriese e coneglianese.
Dopo l’episodio dell’anziana rimasta intrappolata mercoledì mattina con la sua auto tra le sbarre di via Pasqualis a Ceneda (il peggio è stato evitato grazie al provvidenziale e salvifico intervento di persone che hanno assistito alla scena), giovedì pomeriggio forti disagi sono toccati in sorte a chi era a bordo del treno 16862 partito da Belluno alle 14.20 e diretto a Venezia Santa Lucia.
Sì, proprio uno dei nuovi collegamenti diretti fra tre patrimoni dell’Unesco (Dolomiti, colline del prosecco e capoluogo veneto) che circolano da domenica scorsa grazie all’elettrificazione del segmento Belluno – Conegliano.


E proprio all’ingresso nel territorio comunale della città del Cima, poco dopo le 15 di ieri, l’elettrotreno ha dovuto fermarsi a lungo.
Il motivo? Il passaggio a livello di via Pastin Santin a Scomigo, una delle più importanti perpendicolari alla statale Alemagna in territorio coneglianese, non rispondeva ai comandi e perciò non si era abbassato per impedire potenziali collisioni tra veicoli su gomma e treni.
Sono partite le richieste di aiuto, sia ai tecnici di Rete Ferroviaria Italiana per la riparazione dell’inconveniente tecnico sia alle forze dell’ordine per consentire il passaggio del treno nella massima sicurezza di tutti.
Sul posto si è recata una pattuglia della Polizia locale del coneglianese. A sbarre ancora alzate, i due agenti si sono posizionati in modo tale da proteggere il treno durante l’attraversamento di via Pastin Santin, al termine del quale anche il traffico su gomma è ripreso regolarmente.
A Scomigo sono arrivati pure i tecnici di Rfi che hanno riportato in funzione il passaggio a livello, evitando altri disagi.
Il convoglio costretto allo stop è arrivato a destinazione con circa mezz’ora di ritardo; quello che da Venezia saliva verso Belluno ha dovuto attendere un quarto d’ora a Conegliano che l’unico binario della linea si liberasse.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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