La scuola Mazzini non sarà più “rossa”. Toppan: “Ripristinata la tinta originaria”

Conclusi i lavori delle scuole Mazzini, situate in via Tiziano Vecellio: da tempo si parla di questo cantiere, che ha subìto prima un rallentamento a causa della pandemia da Covid-19 e, successivamente, ha assistito a difficoltà legate al reperimento di materiali particolari.

Oltre alla conclusione dell’opera, chi transita per la via si accorgerà che l’edificio non è più di quel colore rosso che l’ha sempre contraddistinto, ma bianco.

Il cantiere da sempre si è concentrato su un intervento di consolidamento statico dell’edificio, con il suo conseguente isolamento termico. L’investimento messo in campo ammonta a un milione e 200 mila euro, di cui 800 mila euro derivanti da un finanziamento regionale su fondi europei, mentre i restanti 400 mila sono un avanzo di amministrazione.

Nello specifico, è stato realizzato un cappotto sismico verticale e sono stati sostituiti anche tutti i serramenti. Il progetto di fattibilità tecnico-economica dell’opera venne approvato nel 2020, mentre nel 2021, anno di commissariamento della città, arrivò l’ok per il progetto esecutivo dell’istituto d’istruzione primaria. Lavori iniziati l’anno scorso e, comunque, durante la pausa estiva dalle lezioni, per non interferire con le attività scolastiche.

“Abbiamo cambiato i serramenti e realizzato un cappotto sismico esterno, che ha una funzione strutturale – riepiloga Claudio Toppan, vicesindaco con delega ai Lavori pubblici -. Il cantiere non ha riguardato la palestra che, a differenza del resto dell’edificio, è una struttura moderna”.

“Dopo aver visto alcune foto, abbiamo voluto riportare la scuola al suo colore originario – ha proseguito -. Dalle foto che abbiamo recuperato, infatti, abbiamo visto che la scuola era di colore chiaro. Oltre a questo, c’è da dire che, per interventi di questo tipo, consigliano l’uso di tinte più chiare, che assorbono meno calore durante il periodo estivo”.

E già in città c’è chi rimpiange il vecchio “rosso acceso” delle Mazzini, ma anche chi approva la nuova tinta.

(Foto: La scuola Mazzini prima e dopo i lavori. Qdpnews.it)
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