Le sezioni di Conegliano, Valdobbiadene, Vittorio Veneto e Treviso ieri in udienza da Papa Francesco con gli alpini di tutta Italia. Burol: “Una grande emozione”

Ieri mattina, alle 12, il presidente Sebastiano Favero (originario di Possagno), il direttivo nazionale dell’Associazione nazionale alpini, il comandante delle Truppe Alpine, generale Ignazio Gamba, e i presidenti delle Sezioni di tutta Italia sono stati accolti in udienza privata da Papa Francesco, in Vaticano, per celebrare il 150esimo anniversario dalla fondazione del Corpo all’interno dell’Esercito italiano. 

Erano presenti anche i presidenti trevigiani Gino Dorigo (Conegliano), Marco Piovesan (Treviso), Massimo Burol (Valdobbiadene) e Francesco Introvigne (Vittorio Veneto) insieme all’amico presidente bellunese Lino De Prà (in ordine nella foto preceduti a sinistra da De Prà). Erano tutti molto emozionati per l’onore che Papa Francesco ha concesso alle Penne Nere e per il privilegio di poter indossare il tradizionale cappello per tutta la durata dell’incontro.

“Vorrei incoraggiarvi ad andare avanti così – ha affermato il Pontefice durante la prima udienza con gli alpini – ancorati alle radici, alla memoria e al tempo stesso ‘legati in cordata’, solerti nell’aiutarvi, per non cedere alla stanchezza e per portare avanti insieme la fedeltà ai vostri buoni impegni e alla parola data. Sono valori che da sempre contraddistinguono le Penne Nere e che acquistano ancora più rilievo in questo anno, che è il 150° dalla fondazione del Corpo degli Alpini”.

“Che cosa ha fatto sì che la vostra Associazione non sia solo un’organizzazione, ma assomigli a una famiglia? – ha poi chiesto loro il Papa -. Mi pare di poter dire che il segreto non stia solo nei valori che vi accomunano e nello spirito di gruppo che vi contraddistingue, ma soprattutto nel senso vivo dell’altruismo. Non si è Alpini per se stessi, ma per gli altri e con gli altri. Ed è bello che in questo senso vi proponete di “allargare la famiglia”, disponendovi a collaborare con altri: con i militari in servizio nell’Esercito ma anche con varie organizzazioni benefiche”. 

Oggi, nel soffocante clima di individualismo che rende indifferenti molti, c’è bisogno di ripartire da qui, di ritrovare l’entusiasmo di prendersi cura degli altri – ha concluso Papa Francesco -. È importante la vostra testimonianza: questa testimonianza è storica e attuale”.

(Foto: Sezione Ana Valdobbiadene – Ana nazionale).
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