Liberate le farfalle del Cammino dell’Umanità, oggi inaugurato, segno di spiritualità e di bellezza

Cinquantuno chilometri, oltre duemila metri di dislivello per un percorso che si snoda tra vigneti, boschi e borghi: è stato inaugurato questa mattina, sabato 8 luglio, il cammino delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene che collega Vidor a Vittorio Veneto attraversando la core zone del sito Patrimonio dell’Umanità. Quattro le tappe proposte ai camminatori: Farra di Soligo, Follina, Tarzo e Vittorio Veneto.

Al sacrario di Vidor ha avuto luogo il taglio del nastro: il parterre atteso è stato quello delle grandi occasioni, a dimostrazione di quanto questa giornata sia una tappa fondamentale (per rimanere in tema di cammini) per l’Alta Marca Trevigiana.

Oltre duecento le persone invitate tra sindaci, consiglieri e assessori regionali, parlamentari e autorità civili, religiose e militari. Presente il governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha sempre definito il cammino come una sorta di “Santiago de Compostela del Veneto”.

I camminatori potranno trovare il proprio “passaporto” in numerose attività della zona delle Colline dove apporre il timbro per testimoniare l’arrivo in quella località. Il logo scelto per le credenziali è quello dell’architetto Matteo Astolfi, vincitore del concorso “Leopoldo Saccon” presentato a Conegliano nel luglio del 2021. 

Le prime interviste ai relatori

Dalle 10 alle 10.30, sotto il sole e all’ombra del sacrario di Vidor, le autorità sono arrivate al palco allestito dietro al castello. Tra di loro abbiamo anticipato le interviste a Giovanni Carraro, che ha scoperto e tracciato il Cammino nei suoi 51 chilometri, alla presidente dell’Associazione Unesco Marina Montedoro e al sindaco di Vidor, Mario Bailo.

L’intervento tecnico di Giovanni Carraro
Intervista alla presidente Marina Montedoro sul Cammino Unesco
Il benvenuto del sindaco di Vidor Mario Bailo.

Erano presenti moltissimi sindaci e assessori di tutta l’area Unesco, autorità provinciali e regionali, enti di promozione turistica del territorio. Non mancavano anche le cantine, le associazioni di categoria con il Consorzio di Tutela e la presidente Elvira Bortolomiol in prima fila.

Più tardi, circondato da giornalisti nazionali e internazionali, è arrivato il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha commentato così:

Gli interventi delle autorità

A iniziare è stato il sindaco di Vidor, Mario Bailo, che ha dato il benvenuto alle tante autorità presenti e ha ringraziato in particolare i tanti volontari che hanno lavorato a questa giornata.

“Non possiamo non ringraziare i cittadini che ci hanno concesso di passare attraverso le loro proprietà private. Un applauso deve andare a loro. Nei fatti quello che facciamo oggi è il paradigma”. Sono stati ringraziati e ricordati Leopoldo Saccon e Fabio Gazzabin: “Senza di loro, non saremmo riusciti a ottenere questo risultato”.

“Non è semplicemente l’inaugurazione di un percorso di cinquanta chilometri – ha detto la presidente Montedoro – ma un momento per ricordare l’evoluzione di questo lungo percorso, che non è stato semplice. Il percorso non andava soltanto tracciato, andava pulito, sistemato e questo è stato possibile grazie alla collaborazione con le amministrazioni di questo territorio. Il Ponte dell’Umanità, per esempio, era fondamentale per collegare il territorio”.

Ha poi parlato Giovanni Carraro, definito l’ideatore del Cammino, che ha ricordato il dislivello importante che caratterizza il Cammino. “Non è una passeggiata di campagna o di pianura. L’altimetria, 2.265 di dislivello, ricorda quella di un ultratrail. Nell’ultima parte, tra Tarzo e Revine Lago, è presente una variante che consente di evitare la parte più impegnativa. Alcuni tratti sono affrontabili da persone disabili”.

Il cammino è anche un messaggio di pace – ha spiegato Carraro, – perché ripercorre lo stesso percorso che fecero i soldati nel novembre del 1918, tornando dal fronte”. Per chi non se la sentisse, il Cammino è stato mappato interamente con Google Street View.

40 itinerari, 405 km alla scoperta delle Colline del prosecco

In libreria la nuova guida di Giovanni Carraro (De Bastiani editore) che presenta il Cammino delle Colline del Prosecco, ideato per valorizzare l’area Unesco. Un lavoro che si avvale delle più moderne tecnologie, da Google al GPS.

Proprio oggi è uscita in tutte le librerie la sua nuova guida dal titolo “Alla scoperta delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” (De Bastiani editore).

Il collegamento con gli influencer

Poco dopo le 11.30 il pubblico si è messo in collegamento con i vari “Creators” della Regione Veneto, collocati a San Vigilio, alla chiesetta di Col San Martino, sul Ponte dell’Umanità e all’Abbazia di Follina. Sono stati loro, moderati da Canal Il Canal, a spiegare al pubblico i principali punti di interesse del Cammino.

L’intervento tecnico di Giuliano Vantaggi

“Il Cammino ha un regolamento molto preciso, perché è interamente assicurato – ha spiegato il direttore Giuliano Vantaggi -, bisogna affrontarlo in condizioni di salute ottimale. Il sito web e la cartellonistica, che dà tutte le informazioni sia di tipo culturale sia di tipo informativa, è completamente in inglese e il collegamento ai DNS consentirà di intercettare i turisti e di portare la loro attenzione sul Cammino”.

L’intervento di Luca Zaia

“Facciamo un ringraziamento a tutti questi tanti proprietari che ci consentono di entrare in proprietà loro. L’arrivo previsto di un milione di turisti fa sì che ci sia un nuovo obiettivo ambizioso, non avendo concesso la costruzione di nuove strutture, sarà necessario il recupero di vecchi casolari abbandonati. Il nostro turista deve trovare il percorso sempre perfetto.

Non abbiamo voluto mettere i cestini della spazzatura, perché portarsi a casa la spazzatura è un segno di civiltà. E allo stesso modo nel Cammino devono esserci il saluto, la cortesia, la gentilezza“.

Un taglio del nastro alternativo

Il momento delle farfalle

Prima del taglio del nastro il presidente Zaia, con la presidente Montedoro e le altre autorità, ha liberato delle farfalle autoctone per inaugurare il Cammino.

La presidente Elvira Bortolomiol, del Consorzio di Tutela della docg, ha annunciato un’etichetta speciale dedicata al Cammino dell’Umanità.

Dopo la cerimonia del taglio del nastro le autorità e il pubblico sono stati accolti dal conte Da Sacco all’interno dell’abbazia di Santa Bona per una degustazione di prodotti tipici del territorio.

(Foto e video: Qdpnews.it ©️ Riproduzione riservata).
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