Pian piano iniziano a scoprirsi le varie carte in vista delle prossime elezioni amministrative nella città del Cima e della partita farà parte anche la lista “Libertà civica a Conegliano”.
Lista che alcuni rappresentanti del gruppo hanno definito come una “proposta libera da vincoli di partito”, quindi una “proposta spontanea” concepita da un gruppo di cittadini, di fronte a un’immagine di città “votata a un declino sempre maggiore”.
Una civica, pertanto, animata dal desiderio di “rilanciare la città”, vista in un contesto di riorganizzazione territoriale, che per il momento ha deciso di correre da sola, alla luce “della disaffezione attualmente presente verso i partiti classici”, anche se non è esclusa alcuna apertura verso nuove alleanze.
E proprio dal territorio parte la proposta di “Libertà civica Conegliano”, che punta a una riorganizzazione della città rispetto ai Comuni limitrofi, considerata l’apertura della Pedemontana e visto il titolo di Patrimonio Unesco aggiudicatosi dall’area locale.
Rilancio turistico, collaborazione tra Comuni, riconversione delle aree dismesse sono tra i punti di un programma che è ancora tutto in itinere, come hanno specificato alcuni rappresentanti della lista, e che risponde allo slogan di “Un patrimonio da valorizzare”.
A ciò si associa l’obiettivo di colmare delle “grosse lacune in termini di amministrazione, sbloccando quelle che sono le lungaggini burocratiche”.
Al momento non sono ancora stati svelati i nomi dei componenti del gruppo, come non è stato rivelato il candidato sindaco, un profilo comunque interno alla civica, con la quale avrebbe già condiviso un percorso costruito sulla base di una serie di incontri che si susseguono da mesi.
Solo pochi nomi attualmente sono stati annuinciati di quelli che compariranno tra le fila di “Libertà civica Conegliano” alle prossime elezioni: si tratta di Alessandro Toffoli, presidente dell’associazione Famiglie Rurali, Filiberto Zanatta, in lista alle passate amministrative del 2008, Gastone Pagot, definitosi un “cittadino del mondo”, Abalos Charito, presidente dell’associazione “Amici Filippini” di Conegliano e Luciano Finesso, ex primo cittadino del Comune veneziano di Vigonovo, già dirigente dell’Ulss di Pieve di Soligo.
“Abbiamo iniziato ad avere dei contatti con tutte le categorie della città e lo stesso faremo con le associazioni, – ha dichiarato Alessandro Toffoli – in quanto ci interessa ascoltare tutti coloro che vivono e lavorano a Conegliano, o ne sfruttano i servizi”.
“L’obiettivo è quello di ridare il piacere di vivere a Conegliano, non solo in termini di divertimento ma soprattutto dal punto di vista pratico. – ha proseguito – La città, come porta dell’Unesco, è un punto prioritario. Ma l’intenzione è quella di dare voce e di coinvolgere anche i gruppi stranieri, nell’operatività della governance di una città destinata a diventare sempre di più multietnica”.
“C’è la necessità di rispolverare le modalità di un cambiamento”, è in sostanza la sintesi data da Luciano Finesso.
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