Lorenzo Damiano sta meglio e cambia idea sul vaccino. Gloria Callarelli (“Norimberga2”) ribadisce la posizione del gruppo: “Noi contrari all’obbligo”

Risale a una settimana fa la notizia del ricovero di Lorenzo Damiano al Covid hospital di Vittorio Veneto in terapia sub-intensiva (qui l’articolo).

Ora sono migliorate le condizioni di Damiano, noto tra le altre cose per essersi candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative di Conegliano con la lista “Norimberga 2”: lo stesso ha dichiarato ad alcuni organi di stampa la volontà di sottoporsi alla vaccinazione, contrariamente a quanto affermato in precedenza, e invitando tutti a fare altrettanto.

Parole di fronte alle quali Gloria Callarelli, capolista della lista “Norimberga2” a Conegliano e promotrice del progetto omonimo, ha voluto rispondere in quanto lei stessa queste dichiarazioni le ha apprese “per la prima volta dalla stampa nelle scorse ore”.

“Premesso che parlerò con Damiano quando tornerà a casa e avrà recuperato tranquillità e condizioni di salute appropriate – dichiara Callarelli – tengo a precisare a nome mio, e a nome di coloro che ci hanno sostenuti e che si stanno impegnando fino in fondo alla ricerca della verità, che le dichiarazioni di Lorenzo Damiano sono sue personali ed esprimono il suo personale sentire in questo momento, evidentemente distante dal nostro”.

“Personalmente ritengo di dovere ribadire con forza la necessità di protocollare le terapie mediche domiciliari. Io ho visto il Covid in faccia e di certo non sono una negazionista: una persona in famiglia è risultata positiva e si è ammalata, anche in modo abbastanza importante – ha proseguito – Accompagnati però costantemente nel percorso di cure da un medico competente e professionale, che ha operato in scienza e coscienza e in totale carità, e grazie a Dio ne siamo usciti dopo circa dieci giorni”.

Callarelli ha ribadito quindi le proprie posizioni al riguardo, specialmente sul fronte delle terapie domiciliari.

“Di Covid si guarisce ed è veramente sconcertante il silenzio istituzionale rispetto a queste terapie mediche domiciliari efficaci, che in buona parte dei casi evitano l’ospedalizzazione – ha aggiunto – Ribadisco che, come Pescatori di Pace e d’accordo con il direttivo nazionale, Giulio Saraceni in primis, e come ‘Norimberga2’, siamo sempre stati per la libera scelta vaccinale ma contrari all’obbligo. Così come siamo sempre stati contrari al Green pass, misura che riteniamo profondamente discriminante e liberticida”.

Oggi con restrizioni di ogni sorta e super Green pass, con la terza dose e il 77% delle persone che hanno fatto la doppia dose, siamo ancora a parlare di contagi e di morti. Qualcosa francamente non torna – ha ribadito – Personalmente, quindi, nel ribadire per l’ennesima volta con forza la necessità di protocollare le terapie mediche domiciliari per questo virus, ritengo altresì che sia da ricercare profondamente la verità di quanto sta accadendo. Personalmente, inoltre, esprimo le mie più totali riserve sull’obbligo di una terapia approvata in via del tutto emergenziale che non protegge dal contagio, che sta provocando anche numerosi eventi avversi oltre che morti sospette”.

Callarelli preannuncia che ci sarà un confronto di idee con Damiano, alla luce delle affermazioni fatte da quest’ultimo su alcuni organi di stampa: “Prendo atto delle dichiarazioni di Damiano e in attesa di un confronto con lui sereno, pur nel rispetto delle sue idee, sento doverosa la presa di posizione espressa”.

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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