Domani si terrà il primo tavolo di coordinamento tra il comitato “Conegliano senza pesticidi” e associazioni di categoria, alla luce della revoca del quesito referendario avanzato dal comitato stesso.
Tutto era iniziato nell’estate 2018, periodo di costituzione del comitato, il quale aveva avviato una raccolta firme per indire un referendum, atto a chiedere il consenso oppure il diniego dell’inserimento nel regolamento intercomunale di Polizia rurale di Conegliano del divieto di sostanze tossiche e di fitofarmaci chimici all’interno dei confini comunali.
Tutto ciò per promuovere, in alternativa, prodotti fitosanitari biodegradabili, ammessi nell’ambito dell’agricoltura biologica.
Il volume necessario di firme era stato superato, ma da lì l’ammissibilità del referendum era sempre stata una questione al centro del dibattito, anche politico, della città.
Una situazione che si era trascinata fino a quest’anno, con la decisione del comitato di revocare il referendum consultivo, a patto che venisse al suo posto promosso un tavolo di coordinamento sull’agricoltura sostenibile, al quale avrebbero dovuto prendere parte il comitato stesso e le associazioni di categoria, con la conduzione da parte del Comune di Conegliano (qui l’articolo).
Tra gli obiettivi del tavolo, anche quello di utilizzare le migliori pratiche tecnico-agricole disponibili, in linea con “un’agricoltura coerente con il principio di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente”, ovvero incentivando delle iniziative comuni, per un miglior rapporto tra attività produttive, residenti e comparto turistico. Tutto ciò era stato messo per iscritto, tramite un accordo sottoscritto lo scorso 23 maggio.
Una serie di passaggi che sono stati riferiti in sede consiliare giovedì 21 luglio dal sindaco Fabio Chies all’inizio del consiglio.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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