Tommaso torna a casa a tre mesi dall’incidente: “Grazie al personale medico”

Ottanta giorni di ricovero, operazioni, fisioterapia, dolore ma anche tanta speranza. E poi la luce: “Posso andare a casa”. Con queste parole cariche di emozione, Tommaso Toldo, giovanissimo talento dell’automobilismo e campione italiano ATCC CUP 2024, ha salutato il reparto di ortopedia dell’ospedale di Conegliano che lo ha accolto e accompagnato lungo un percorso così difficile.

Era il 15 febbraio quando, a soli sedici anni, Tommaso è rimasto vittima di un grave incidente in moto: un’auto gli ha tagliato la strada, proiettandolo in un incubo fatto di interventi chirurgici – il primo di quasi otto ore per ricostruire la gamba e il braccio sinistro – e una lunga degenza che avrebbe messo alla prova chiunque. 

Al momento del congedo, Tommaso ha voluto lasciare un segno tangibile della sua gratitudine: scrivendo anche una lettera indirizzata ai “cari amici dell’ortopedia”, come lui stesso li ha definiti. “Ci sono stati momenti belli e brutti, ma mi avete sempre indirizzato verso la strada giusta, strappandomi anche molti sorrisi – si legge – Questa lettera non è un addio ma un arrivederci. La vita è lunga e il mondo è piccolo, spero di incontrare molti di voi anche fuori da questo edificio”.

Un messaggio che ha profondamente toccato tutto il personale sanitario, i suoi “angeli custodi”, come ama chiamarli. “Non è cosa di tutti i giorni ricevere un dono come questo – hanno detto commossi i medici e il personale dell’ospedale di Conegliano – non una medaglia, non un riconoscimento formale, ma qualcosa di molto più prezioso: la gratitudine autentica, quella che nasce dal cuore. Le parole di Tommaso ci hanno ricordato perché facciamo questo mestiere. Ci sentiamo noi i “curati” da un messaggio di gratitudine che vale più di mille riconoscimenti ufficiali. A nome di tutto il reparto, un sentito grazie perché le tue parole sono arrivate dritte al nostro cuore e anche noi con sincerità e affetto ti diciamo che ti vogliamo bene”. 

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: per gentile concessione della famiglia Toldo)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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