Marco Donadel (nella foto durante la stagione 2010-11 con la maglia della Fiorentina) è da sempre abituato alle sfide, l’ex centrocampista di Fiorentina, Napoli, Verona e Montréal Impact, originario di Conegliano, dal 2019 siede sulla panchina dell’under 16 della Fiorentina e quest’anno guiderà lo stesso gruppo passando dunque all’under 17.
Per il classe 1983, protagonista di mille battaglie tra i campi da giocatore, la stagione 2020-21 è alle porte e ora è pronto ad affrontare il suo secondo anno da coach.
Marco come nasce questa tua esperienza da allenatore e come ti trovi in questo ruolo dopo aver concluso una carriera da calciatore che ti ha visto calcare palcoscenici importanti?
“Trovo questa esperienza, anche se è solo da un anno che alleno, molto formativa e importante dal punto di vista personale. Ho voluto mettermi in gioco, già quando durante gli ultimi anni di carriera in Canada al Montréal, ho capito che pian piano mi sarebbe piaciuto fare l’allenatore. Una volta terminata la carriera da calciatore avevo troppa voglia di riassaporare l’adrenalina pre-match, gli allenamenti, lo stare nel gruppo: tutti aspetti che avrei voluto replicare da coach. Ho voluto tentare e ho cominciato inizialmente osservando, studiato e guardando tanti aspetti tra i campi delle giovanili delle Fiorentina facendomi un po’ un’idea e alla fine la “Viola” mi ha data questo possibilità: ovvero di allenare l’under 16“.
Ora guidi lo stesso gruppo di ragazzi anche in under 17, categoria trampolino per la Berretti, porta di accesso alla prima squadra, quali sono gli aspetti da curare di più con ragazzi di questa età?
“16 anni è l’età clou per far crescere e formare i ragazzi. Prima di tutto conta molto la crescita umana dei giovani, che rimane l’obiettivo principale. Poi si vanno su vari aspetti da curare, dalla preparazione mentale e fisica a quella tecnico-tattica. Per me avere lo stesso gruppo dell’anno scorso mi permette di migliorare ulteriormente anche l’autostima e l’intesa con l’obiettivo di alzare l’asticella durante questa stagione. Io non ho un’esprienza decennale da allenatore però posso trasmettere a loro la mia carriera da giocatore quindi a volte li responsabilizzo di più rispetto alla loro età sperando che sia uno stimolo e non un fattore negativo per i ragazzi“.
Dal punto di vista professionale la speranza è di riuscire ad arrivare ad allenare anche nei campionati maggiori?
“Io ho voluto iniziare così, perchè a mio avviso è bello allenare e plasmare i ragazzi, riuscire a “formare” un giocatore dà soddisfazione. Tutti questi dettagli potranno sicuramente essermi utili nella carriera di allenatore. Poi ovviamente la speranza è poi di arrivare anche ad allenare in categorie diverse“.
Si dice che in Italia si dia poca fiducia ai giovani e che basta poco per bruciarli, è vero secondo te?
“Il giovane calciatore italiano purtroppo deve maturare in fretta, se il talento ce l’hai basta che venga incanalato bene, però ci sono giocatori che maturano di testa a 16 anni e altri però a 23. Sfortunatamente nel nostro paese non si dà tempo a questo particolare, cosa che invece in altre nazioni succede, e si rischia di perdere per strada qualche talento come è già successo in passato. L’augurio è che si dia sempre più fiducia ai giovani, il calcio italiano ne ha bisogno“.
Da tifoso della Fiorentina dove pensi possa arrivare la “Viola” quest’anno dopo un campionato non molto felice?
“Ti dirò che al momento è difficile fare previsioni per qualsiasi squadre, escluse Inter e Juventus che a mio avviso si giocheranno lo scudetto, il Covid creerà dubbi sotto molti aspetti: a partire da quello fisico, quanto avrò inciso la preparazione a metà per i club? Poi bisogna tenere conto del fattore stadio, giocherò con gli stadi vuoti sarà di aiuto per chi gioca in casa? Come si è visto sia nei campionati che nelle coppe post Covid saranno i dettagli a fare la differenza. Quindi io non mi espongo più di tanto anche perchè il calciomercato partirà ufficialmente il 1° settembre, sulla carta la Fiorentina ha un buon team e un buon allenatore, Giuseppe Iachini, e può lottare per le posizioni alte della classifica“.
(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Marco Donadel).
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