Dopo la telefonata dello scorso marzo (qui l’articolo), ieri c’è stato un nuovo colloquio a distanza tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Alain Fragasso, il papà di Jessica, la ragazza tragicamente deceduta insieme alla cugina Sara Rizzotto domenica 30 gennaio lungo l’autostrada A28 Portogruaro – Conegliano.
“Il Presidente mi aveva promesso che mi avrebbe richiamato – racconta Fragasso – dopo avere ricevuto l’esito della sentenza (qui i dettagli). La sua prima domanda è stata su come stavamo. Successivamente mi ha detto che anche secondo lui la pena (7 gli anni di reclusione inflitti al 61enne bulgaro accusato di aver provocato l’incidente in cui persero la vita le due cugine ndr) è troppo leggera, ma che queste sono le leggi e che bisogna lavorare per migliorarle”.
“Il Presidente – continua Fragasso – ha poi aggiunto, nonostante egli stesso abbia detto che non è una vera e propria consolazione, che almeno la giustizia è stata veloce. Le ragazze non torneranno più indietro, ma almeno abbiamo ottenuto una risposta in tempi brevi”.
Il capo dello Stato ha poi voluto rinnovare la sua vicinanza alle famiglie di Jessica Fragasso e Sara Rizzotto, così come aveva fatto nei mesi scorsi dopo che Alain aveva promesso che “sarebbe arrivato fino al Presidente della Repubblica pur di ottenere giustizia per le due ragazze”.
“Lo sapevo che mi avrebbe richiamato – conclude il genitore – ma non mi aspettavo lo facesse in tempi così rapidi. Questa cosa mi ha fatto molto piacere. La sua segreteria mi aveva detto che il Presidente mi avrebbe contattato dopo l’estate, visti i molti impegni di questo periodo. La sua vicinanza ci ha fatto veramente piacere: come quando ho ricevuto la sua prima telefonata in un periodo un po’ triste, così anche questa volta il Presidente ci ha aiutati moralmente”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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