Maturità 2020 a Conegliano, tra ansia e preoccupazione. Gli studenti: “Un esame un po’ strano”

 

 

Sicuramente nessuno scorderà i maturandi del 2020 i quali, dopo l’esperienza della didattica a distanza, hanno dovuto affrontare un esame di Stato un po’ anomalo, se posto a confronto con il format tradizionale della prova finale.

Un colloquio orale sostenuto alla presenza di una commissione presieduta da una figura esterna e composta da docenti interni, andrà a sostituire in toto l’esame tradizionale, basato anche sullo svolgimento di alcune prove scritte.

Un esame semplice in apparenza, ma che ha richiesto una certa organizzazione logistica, come ha spiegato Katia Fiorotto, vicepreside dell’istituto turistico “Francesco Da Collo” di Conegliano, che ha definito “strana” questa maturità e ha spiegato come è concesso un solo accompagnatore, mentre il possibile arrivo di un ispettore tecnico, per effettuare dei controlli, deve essere tenuto in considerazione.

Gli studenti possono arrivare soltanto 15 minuti prima rispetto all’orario effettivo dell’esame e ciò spiega come i cortili degli istituti fossero vuoti.

Aule specifiche per la riunione della commissione, mentre è in corso l’intervento di sanificazione tra un candidato e l’altro, oltre alla predisposizione di un percorso in entrata diverso da quello per l’uscita, sono soltanto alcune delle precauzioni che sono state messe in campo.

Da parte degli studenti, invece, l’obbligo della mascherina si è accompagnato alla misurazione della temperatura corporea e all’igienizzazione delle mani all’ingresso, cosa che si è vista anche alla scuola enologica Cerletti di Conegliano dove uno dei docenti dell’istituto, Gianpaolo Stiz, ha spiegato l’andamento degli esami: “Fino ad ora sta andando tutto bene. Per quanto riguarda la didattica a distanza che ha preceduto questa prova, c’è stata una certa difficoltà iniziale, soprattutto per le classi prime e seconde, ma poi è proseguito tutto per il meglio”.

E gli studenti? Come hanno vissuto questo momento e come è stata la loro ‘notte prima degli esami’? Agitazione e ansia hanno fatto compagnia agli studenti nell’ultimo periodo, uno stato d’animo comune a ragazzi provenienti da varie scuole del coneglianese, ovvero il Cerletti, il turistico “Da Collo”, l’istituto “Marco Fanno”, i licei classico e scientifico “Guglielmo Marconi”.

“I professori sono stati gentili e ci hanno aiutato”, sono le parole più utilizzate da coloro che hanno già avuto la fortuna di aver sostenuto l’esame e che, successivamente, hanno voluto fermarsi per dare un supporto morale ai propri compagni.

“Un bel ricordo”, “via il dente, via il dolore e ora si fa festa”, sono i commenti di alcuni di loro.

Un entusiasmo post-esame comprensibile, considerate le difficoltà che gli studenti stessi hanno segnalato, specie in rapporto alla didattica a distanza.

“Purtroppo il nostro è ritenuto un esame di maturità più facile e questo dispiace”, “la didattica a distanza è stata molto faticosa”, “abbiamo avuto certe informazioni all’ultimo minuto”, “sono stati dei mesi faticosi”: sono soltanto alcune delle osservazioni che hanno accomunato il popolo studentesco, che ha dimostrato un certo sollievo nell’aver superato questi mesi di didattica a distanza, “dove non era possibile vedere professori e compagni”.

Una maturità diversa dal solito, che per svariati motivi rimarrà nella memoria di molti, anche di chi non l’ha ancora fatta o ha svolto l’esame di Stato già da qualche anno, ma che sicuramente resterà tra i ricordi dei principali protagonisti di questo passaggio finale delle superiori: i maturandi 2020.

 

 

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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