Mense scolastiche a Conegliano, l’amministrazione partecipa alla spesa con 110mila euro e i costi per le famiglie calano: ascoltata la protesta dei genitori

Cala mediamente di venti centesimi il costo unitario dei buoni pasto per le mense delle scuole di Conegliano: in questi giorni il commissario prefettizio Antonello Roccoberton ha firmato la delibera che approva la compartecipazione alla spesa dell’amministrazione comunale per un totale di 110 mila euro.

Dopo il rialzo dei prezzi nei primi mesi dell’anno in corso, si era infiammata la protesta dei genitori, che contestavano l’aumento della spesa a loro carico in un momento così difficile per i bilanci domestici, nel tempo della pandemia: l’adesione dell’amministrazione all’esborso comporterà così un alleggerimento del carico economico che le famiglie avrebbero dovuto affrontare.

“Valutata l’opportunità di contenere l’incidenza delle tariffe per il servizio di ristorazione scolastica – si legge nella delibera del commissario – al fine di calmierare i citati prezzi, compartecipando alla spesa del servizio per ridurre l’impatto del costo del pasto a carico delle famiglie degli alunni, in considerazione del permanere della crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19”, l’amministrazione di Conegliano ha stabilito i costi del pasto a carico degli utenti del servizio di refezione scolastica erogato da Ottavian Spa.

Per quanto riguarda gli alunni residenti delle scuole dell’infanzia e primarie, dal 1° settembre il costo del pasto sarà di 4,30 euro. Per le famiglie il cui Isee appartiene alla fascia fino a 7 mila euro, 3,60 euro; fino ai 10 mila euro, 3,80 euro; fino ai 15 mila euro, 4,10 euro. Per i non residenti, il costo di 4,70 euro non ha subìto variazioni. Per gli studenti delle medie, il prezzo del buono ammonterà a 4,70 euro. I prezzi in vigore fino a martedì erano tutti superiori di 20 centesimi, tranne quello per gli alunni non residenti, che resta invariato.

Come detto, la stima della spesa a carico dell’amministrazione comunale ammonta complessivamente a 110 mila euro: la delibera precisa che si dovrà corrispondere all’azienda di ristorazione 55 mila euro di differenza tra i prezzi offerti in gara e le ultime tariffe stabilite, e altrettanti per i costi di maggiorazione dovuti all’emergenza sanitaria.

La compartecipazione dell’amministrazione riguarda il periodo dal 1° settembre al 31 dicembre 2021, all’incirca quindi il primo trimestre dell’anno scolastico. Con l’insediamento della nuova giunta comunale, a ottobre, le carte per la fase che si apre a gennaio potrebbero essere rimescolate: spetterà dunque al futuro sindaco e alla sua giunta confermare o meno il sostegno economico così determinato alle famiglie.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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