Un lettore di Qdpnews.it ha segnalato il transito in via Guizza (a Collalbrigo) di mezzi pesanti di una certa portata, nonostante l’apposita segnaletica stradale indichi il divieto di transito per mezzi al di sopra delle 7,5 tonnellate, e chiedendo se ciò fosse concesso, considerato che il loro passaggio rende complessa la circolazione delle vetture in una via per sua natura stretta.
Una dinamica confermata dal vicesindaco Claudio Toppan, residente in quella zona, il quale ha affermato che è capitato qualche volta di veder passare dei mezzi pesanti: “Ne ho visti pochi ma si tratta anche di mezzi stranieri che si affidano ai navigatori, i quali non segnalano il divieto che vige su quel percorso stradale, dove poi è difficile per loro girarsi e poter tornare indietro”.
All’interrogativo posto dal lettore risponde anche il comandante della Polizia locale del Coneglianese Claudio Mallamace, il quale ha spiegato che esistono delle deroghe.
“Ultimamente non abbiamo ricevuto delle segnalazioni specifiche a tal proposito, a meno che non si tratti di mezzi utilizzati per le vendemmie, che vanno lì nei campi – è la premessa fatta dal comandante -. Dei mezzi passano anche perché c’è un’azienda vitivinicola dove i camion devono andare a scaricare, essendoci un’attività, e non può esser loro impedito. Sono come i mezzi dei frontisti: per arrivare a destinazione devono per forza passare per via Guizza, non può essere fatto altrimenti”.
“C’è il divieto, però è normale che al divieto stesso di transito ci sia la deroga per il frontista: è come se si dovesse fare un trasloco in centro a Conegliano, dove non possono accedere i camion di una certa portata, ma di certo i mobili non possono essere spostati con la macchina o il furgoncino – ha proseguito -. Viene quindi data l’autorizzazione in deroga per l’espletamento del servizio: l’importante è che non ci sia un transito indiscriminato, quello è diverso”.
“I divieti sono per il transito indiscriminato, però se c’è una motivazione (il camion deve per forza passare di là, il mezzo deve dirigersi verso un’attività, serve un modello complesso per andare nei vigneti), viene data la deroga: quindi bisogna capire quelle che sono le motivazioni del caso” conclude Mallamace.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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