“Mi chiedono perché sono italiana”: lo sfogo della stella azzurra Paola Egonu fa il giro del mondo. Draghi le telefona: “Sei un orgoglio del nostro sport”

Hanno fatto il giro del mondo le parole a caldo dette al suo procuratore dopo la vittoria sugli Usa che ha garantito all’Italia il bronzo mondiale ad Apeldoorn (Olanda) da Paola Egonu, opposto titolare delle azzurre, tra le giocatrici più forti del pianeta e per tre stagioni “pantera” della Prosecco Doc Imoco Volley, con la quale ha conquistato scudetti e coppe, inclusi un Mondiale per club e una Champions League. Tra pochi giorni, Egonu inizierà la sua nuova avventura professionale con la maglia del VakifBank Istanbul, squadra campione del mondo in carica.

Il match contro gli Usa che ha consentito alle azzurre di tornare in patria con una medaglia (il torneo iridato è stato vinto dalla Serbia del Ct e allenatore dell’Imoco Daniele Santarelli, qui l’articolo) è stato preceduto da indiscrezioni di stampa relative a una situazione che sarebbe tutt’altro che tranquilla nello spogliatoio delle azzurre e – stando allo sfogo “fuori microfono” di Egonu al suo procuratore Marco Raguzzoni – anche da nuovi attacchi di stampo razzista (avvenuti via social, secondo quanto riferito dalla Federvolley) a Paola, nata il 18 dicembre 1998 a Cittadella (Padova) da genitori nigeriani. “Non puoi capire, non puoi capire… mi hanno chiesto perché sono italiana” la frase della campionessa a Raguzzoni carpita da uno smartphone in mezzo al frastuono di un palazzetto gremito.

Nel video amatoriale realizzato da un tifoso ad Apeldoorn e diventato rapidamente virale in rete, la fuoriclasse sembra ipotizzare addirittura un addio alla maglia azzurra. Un’ipotesi che ha fatto a sua volta il giro del mondo, anche se ai microfoni di Rai Sport, rispondendo a una precisa domanda della giornalista Simona Rolandi, Egonu ha corretto il tiro: “Io la maglia azzurra la vorrò sempre vestire. Non so dire tra qualche mese quello che vorrò ma oggi è stata dura, oggi sono entrata in campo (per il match contro gli Usa ndr) cantando l’Inno piangendo per il dolore che provavo non per quello che era successo dopo la sconfitta contro il Brasile ma per tutti gli insulti e i messaggi che ho ricevuto (anche – a suo dire – da un quotidiano sportivo ndr). Fa male, quindi credo di meritarmi un po’ di tempo per me stessa, dove devo fare le mie valutazioni a mente fredda e dopo avere valutato tante cose”.

Le attestazioni di affetto e vicinanza all’ex inquilina dell’Imoco Village di Bagnolo si sono succedute in rapida sequenza sul web. Una delle più significative è sicuramente la telefonata che Mario Draghi, presidente del Consiglio dei ministri in carica fino all’insediamento del nuovo governo, ha fatto a Egonu: “Piena solidarietà alla campionessa di volley Paola Egonu dal presidente Draghi nella telefonata di domenica mattina – si legge in un tweet ufficiale di Palazzo Chigi –. L’atleta azzurra è un orgoglio dello sport italiano, avrà future occasioni per vincere altri trofei indossando la maglia della Nazionale”.

Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha chiamato Egonu, esprimendole l’appoggio dello sport italiano e invitandola a “non prendere decisioni affrettate”.

Il presidente della Federazione italiana Pallavolo, Giuseppe Manfredi, ha aggiunto: “Siamo tutti davvero dispiaciuti per quanto accaduto a Paola e le offese ricevute sui social da qualche persona imbecille e ignorante. Dopo sei mesi intensi d’attività è normale che l’azzurra fosse stanca e stressata, così a fine partita ha avuto questo sfogo.
Io ci tengo a ricordare che Paola ha passato diversi anni al Club Italia, poi ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili azzurre e da diverse stagioni ci sta regalando grandi gioie con l’Italia seniores. Sono certo che sia legatissima alla maglia azzurra, ce l’ha cucita addosso. Insieme alle sue compagne, grazie ai risultati ottenuti sta dando lustro non solo alla pallavolo ma a tutto lo sport italiano. Paola e le altre azzurre sono un patrimonio che la FIPAV difenderà e supporterà sempre. Abbiamo diversi mesi a disposizione per parlare con calma e confrontarci, lasciandole il tempo necessario per recuperare”.

Mai come oggi, a molti tornerà in mente quella dichiarazione resa da Egonu al momento di abbandonare, dopo tre anni di permanenza conditi da vittorie e record, l’Imoco Village: “Qui sono stata amata come in pochi altri posti”.

(Foto: Instagram Lega Pallavolo Femminile).
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