Minorenni tentano di entrare al Meliès: fermati, identificati e denunciati dalla Polizia Locale

Approfittando della chiusura dovuta alla procedura per l’asta fallimentare in corso, un gruppo di minorenni, tutti nati tra il 2002 e il 2004, hanno cercato di introdursi nel cinema Méliès di via Giacomo Matteotti a Conegliano, tra le 12.30 e le 13 di oggi, mercoledì 3 aprile.

Ad accorgersi dei movimenti di questo gruppetto che si era diretto sul tetto della pizzeria, per introdursi dall’ingresso vicino alla scala antincendio, sono stati i residenti che hanno immediatamente allertato la Polizia locale.

Considerato che un episodio simile si era già verificato, gli agenti della Polizia si sono subito recati sul posto, alla vista dei quali i ragazzini, colti sul fatto, hanno iniziato a darsi subito alla fuga: gli uomini della pattuglia li hanno inseguiti a piedi, riuscendo a bloccarne 6 su 9. Uno dei fermati risultava essere di origine italiana, mentre gli altri erano di provenienza rumena, senegalese, marocchina e albanese. Tra loro anche due ragazze.

Successivamente i minorenni sono stati accompagnati in comando per procedere con la loro identificazione ed è stata contattata la curatela fallimentare che ha sporto denuncia.

I ragazzini dovranno rispondere alla Procura della Repubblica per i minori di Venezia dei reati di invasione di edificio e danneggiamento, con l’aggravante di aver agito contro un bene sottoposto alla curatela fallimentare: con l’impiego di un sasso e di uno strumento di ferro, probabilmente trovato da qualche parte, hanno cercato di scardinare la serratura della porta, rotta dai calci inferti da alcuni di loro con il tentativo di sfondarla

Le motivazioni alla base di un simile gesto sono ancora tutte da accertare, anche se le ipotesi al momento più acclarate sarebbero la volontà di mettere a segno un furto e di compiere una bravata.

I giovanissimi sono stati condotti a casa dalle rispettive famiglie, ma rischiano fino a due anni di reclusione per la tentata invasione nell’edificio, mentre tra 6 mesi e 3 anni di detenzione per il danneggiamento. Ai genitori verrà richiesto il pagamento dei danni, una volta quantificati.

Nel frattempo alla curatela è stato chiesto di adottare maggiori provvedimenti in termini di sicurezza: sebbene ci fosse già un servizio di vigilanza attivo nelle ore notturne, le tentate incursioni fatte durante il giorno hanno suggerito la necessità di aumentare ogni cautela, magari con la possibilità di avere un custode fisso e di rafforzare le serrature.

Inoltre, è stata rimessa in funzione la corrente elettrica, visto l’episodio dell’allagamento del piano interrato e del garage avvenuto circa una settimana fa (qui l’articolo) e per consentire all’impianto antincendio di rientrare in funzione

Inizialmente i responsabili avevano tentato di negare ogni responsabilità o evidenza del fatto, ma sono stati interrogati singolarmente e alla presenza dei genitori, per cui è stato possibile ricostruire la dinamica degli eventi: gli interrogatori e le varie pratiche si sono protratte fino alle 19.15 di oggi.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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