Movida a Conegliano: dopo la prima settimana di riapertura sui social le denuncia di alcuni gesti di inciviltà

Dopo una sola settimana dalla riapertura di bar e locali, il tema movida ritorna in piazza e stavolta è una delle attività più note di Conegliano a denunciare pubblicamente l’inciviltà di qualche ignoto avventore.

Sulla propria pagina Facebook, infatti, il bar pasticceria Alpago di via XX Settembre ha divulgato alcune foto che ritraggono delle bottiglie di alcolici abbandonate sui tavolini esterni del bar e rinvenute nella giornata di ieri, domenica 24 maggio, da titolari e dipendenti: peccato che l’area fosse chiusa da una catena.

Un gesto che, oltre a essere contrario a tutte le misure precauzionali che l’emrgenza da Covid-19 ancora impone, crea non pochi disagi ai lavoratori che alla riapertura si ritrovano scene di tal tipo.

“Ci risiamo – si legge sulla pagina dell’Alpago – I gestori dei bar possono e devono fare la loro parte per rispettare tutte le regole, ma contro l’inciviltà non c’è scampo!“.

“E questo è quello che abbiamo trovato sui nostri tavoli – prosegue lo sfogo – Tra l’altro gli avventori hanno oltrepassato una catena, sedendosi comodamente in una proprietà privata! Noi siamo veramente stanchi”.

La preoccupazione per lo scenario di questa riapertura, – che non riguarda soltanto il nostro territorio, ma purtroppo sono scene documentate in tutta Italia – era stata segnalata lo scorso mercoledì 20 maggio anche da Corrado Boscarato, titolare assieme ai fratelli e al padre, del Caffé Teatro di piazza Cima.

Boscarato aveva segnalato quanto fosse elevato il flusso di gente in giro nella giornata di lunedì 18 maggio ma, soprattutto, come molti fossero incuranti delle norme di sicurezza: addirittura era scoppiato anche qualche litigio, nel momento in cui i gestori del noto Caffé avevano fatto notare a qualche cliente una maggiore osservanza delle regole.

Da lì era sorta l’idea di far indossare, anche solo per un’ora, una mascherina bianca alla sfinge di piazza Cima, come monito a chiunque si ostinasse a recarsi in luogo pubblico privo di un presidio (vedi articolo).

Uno scenario commentato anche da Patrizia Loberto, presidente dell’associazione di commercianti Conegliano In Cima, la quale aveva dichiarato come, probabilmente, i gestori dei bar non avessero valutato”la possibilità di tutto quell’afflusso di gente” e, di conseguenza, la necessità per la categoria di lanciare un segnale, magari con l’assunzione di alcuni stewards, con l’impegno di presidiare i luoghi esterni delle attività (vedi articolo).

Un tema, quello dell’inosservanza delle regole e della noncuranza verso le norme prescritte, richiamato da questa nuova testimonianza fornita da uno dei luoghi più noti della città, che fa ben riflettere su numerosi aspetti.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Bar Alpago).
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