Aveva fatto scalpore in consiglio comunale lo scorso 3 maggio la mozione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Alberto Ferraresi (nella foto), nella quale chiedeva alla giunta una presa di posizione in riferimento all’esclusione dei bimbi non vaccinati dalla frequenza scolastica.
Mozione che aveva portato in sala una rappresentanza dei 245 genitori firmatari – coneglianesi e non – di una richiesta di intervento in tal senso e, contestualmente, causato una netta stroncatura da parte sia della maggioranza che del Partito democratico.
“Ci sarà un seguito alla questione e i genitori presenti in consiglio non si arrendono”, fa sapere Ferraresi stesso, al centro di un dibattito sul tema che dalle aule consiliari si è spostato tra le pareti virtuali del web.
“Al di fuori del municipio – ha dichiarato il capogruppo – la cosa sta avendo il suo eco, quindi significa che il messaggio che volevo trasmettere interessa. Vorrei precisare che prima di presentare la mozione avevo parlato con dei giuristi, gli stessi tra l’altro che stanno seguendo dei ricorsi presentati da alcuni genitori sulla questione”.
“Il tema deve essere affrontato – ha spiegato Ferraresi – perché la legge è stata scritta di fretta. Sia chiaro che tra i genitori presenti in sala quella sera, non c’erano persone contro i vaccini, ma interessate ad avere per i propri figli un vaccino fatto bene e spiegato prima della sua applicazione. Dato che non ci sono epidemie in giro, possiamo stare più attenti a queste cose. La legge può creare dei disagi sociali e i bimbi non vaccinati rischiano di essere visti in modo strano a causa di una legge lacunosa e frettolosa”.
Poi in merito al dibattimento avvenuto in aula, Ferraresi ha puntualizzato: “I consiglieri hanno posto la questione sul fatto che si debbano fare oppure no i vaccini. Ma in occasione della riunione dei capigruppo avevo avuto l’impressione che votassero a favore della mozione. Nessuno entra nel merito della questione scientifica, bensì di quella legislativa che mette in crisi anche gli stessi dirigenti scolastici con cui ho avuto occasione di confrontarmi. Le cose non sono chiare e i 245 firmatari volevano parlare con Chies che non ha preso posizione e di tutto il consiglio comunale mi sono interessato solo io al tema”.
“Ho presentato una mozione – ha concluso il consigliere – quindi una richiesta di atto concreto, al posto di un’interrogazione dove si pone semplicemente una domanda alla giunta sul proprio operato, perché la maggioranza non si vuole esporre ed è il momento di prendere decisioni coraggiose. Diciamo la verità: non volevano darmela vinta, sanno che ho ragione e tentano di dimostrare il contrario”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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