Ha trovato reazioni discordanti l’analisi fatta da Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio Treviso, in merito agli acquisti fatti per le festività natalizie.
Secondo l’analisi esposta, Capraro ha riferito che a Conegliano “molte attività del centro, che hanno subito il disagio delle strade chiuse, che non è nelle abitudini delle persone che raggiungono Conegliano, hanno registrato numeri più bassi rispetto all’anno scorso“.
Il problema del commercio, in riferimento alla manifestazione “La Magia del Natale”, era già emerso in precedenza. E ora viene ribadito anche dal numero 1 di Confcommercio Treviso.
Sulla questione si è espressa Patrizia Loberto, presidente dell’associazione di commercianti Conegliano In Cima, la quale ha avanzato la richiesta di istituire un’ora di sosta gratis, oltre alla riapertura al traffico di via Mazzini e corso Vittorio Emanuele II, in concomitanza dell’inizio dei saldi. Saldi che inizieranno a partire dal prossimo 5 gennaio.
“Sì, è vero c’è stato un calo nelle vendite – la premessa di Loberto – Ma dovuto alla chiusura della strada: nelle zone più o meno penalizzate, come via Cavour e via Garibaldi, la perdita è stata più sentita”.
“È da ricordare che l’anno scorso il commercio natalizio aveva uno storico positivo, con un + 30% – ha continuato – Sono in arrivo i saldi e, francamente, per salvarli, chiuderei prima il villaggio di Natale in via Mazzini e corso Vittorio Emanuele II, dando così libero spazio all’acquisto”.
“Salviamo i saldi – l’appello lanciato dalla presidente – Teniamo conto che il 6 e 7 gennaio la gente è a casa, sono due giorni importanti, quindi per quelle date toglierei le giostre nelle vie citate, per tirare un sospiro di sollievo ai commercianti, i quali hanno già dato tanto”.
Diversa la prospettiva dell’assessore al Commercio Yuri Dario, che ha commentato l’analisi di Confcommercio, come la proposta di Conegliano In Cima, ribadendo il concetto, già espresso in eccedenza che, la crisi del commercio (oltre a essere un problema generale, che coinvolge anche altre realtà urbane), è una questione soggettiva, che coinvolge in misura diversa ogni singolo negozio.
“Ci sono negozianti che non hanno lamentato un calo delle vendite – ha riferito – Quindi credo che bisogna capire la situazione negozio per negozio”.
“Non avendo i dati citati da Ascom Confcommercio, propongo che vengano a parlarmi e a confrontarsi, così da guardare assieme questi dati – ha proseguito – Per quanto riguarda il villaggio, chiuderà in concomitanza con l’inizio dei saldi”.
“Se Conegliano In Cima ha qualche proposta, la può inviare via mail al Comune”, ha concluso.
(Foto: Qdpnews.it riproduzione riservata).
#Qdpnews.it