Si è tenuto ieri sera, all’ex convento San Francesco di Conegliano, l’incontro organizzato da “Nazione futura”, sul tema “La comunità incontra i propri rappresentanti”.
L’appuntamento ha visto come ospiti il consigliere di opposizione a Preganziol Raffaele Freda (Fratelli d’Italia), il sindaco di Conegliano Fabio Chies e il consigliere regionale Roberto Bet. A moderare la serata Alberto Gava, responsabile territoriale di Nazione Futura Treviso-Belluno.
Nazione Futura è un “Think Thank”, o meglio, una realtà associativa con “lo scopo di riportare la cultura al centro”. Tra i temi affrontati, la scarsa affluenza della popolazione alle urne, la distanza tra giovani e politica, la diffidenza nei confronti di chi la politica la rappresenta.
Affrontate anche le questioni riguardanti il ruolo del consigliere di opposizione e del consigliere regionale, assieme a una riflessione sul rapporto tra politica e popolazione.
In platea presenti il vicesindaco di Conegliano Claudio Toppan, con i consiglieri di maggioranza Dino Parrano e Matteo Zucol, assieme ad altri volti noti della politica coneglianese come Ezio Da Re.
Durante l’incontro, Chies si è espresso sul tema di attualità del terzo mandato per i sindaci, spiegando anche cosa comporta essere un primo cittadino: “Fare il sindaco non è facile e dà l’opportunità di conoscere il territorio e di avere un confronto con le associazioni – ha affermato -. Il territorio cresce e bisogna far crescere una classe dirigente importante: per anni il territorio ha delegato al governo nazionale, creando così un deficit importante da colmare. Per fare il sindaco bisogna fare la gavetta e capire le problematiche della gente”.
“Bisogna avere il coraggio di incidere e fare da collante tra l’amministrazione e la gente – ha aggiunto -. Il limite dei mandati ci sta, perché c’è il tempo di dare tutta la spinta che hai e poi bisogna formare la classe dirigente che viene dopo. Il sindaco non è una persona migliore, ma una persona giusta al momento giusto, capace di fare sintesi”.
“Diffido da chi fa politica senza avere un lavoro, perché non conosce la fatica di alzarsi alla mattina per portare a casa uno stipendio – ha proseguito -. Mi dà fastidio chi va in parlamento scelto dai partiti: una parte del parlamento deve essere legata al territorio”.
“Io credo che sia necessario cercare di far sistema in Veneto e di rappresentare gli interessi economici del territorio” ha aggiunto.
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