Floriano Zambon (nella foto) più saldo che mai alla guida dell’associazione nazionale delle Città del Vino.
La scelta del sindaco Fabio Chies di ritirare tutte le deleghe al suo assessore lo scorso 30 novembre, in seguito alla crisi con il gruppo consiliare dei Popolari per Conegliano che in giunta erano rappresentati proprio da Zambon, non ha avuto ripercussioni sul ruolo che l’ex sindaco ha avuto, ha e con ogni probabilità continuerà ad avere fino all’ottobre 2021 nel sodalizio delle Città del Vino italiane, nato nel 1987 per iniziativa di 39 sindaci e cresciuto negli anni.
Lo conferma anche l’elenco dei relatori di un incontro che si svolgerà il prossimo 20 gennaio in un hotel di Venezia e valido per la formazione professionale dei giornalisti, intitolato “Comunicare il territorio, il vino e l’enoturismo”, che sarà animato da undici relatori.
Il primo è proprio Zambon, che parlerà come presidente delle Città del Vino, ruolo nel quale è stato rieletto nel 2018 dopo la precedente elezione risalente al 2015 e l’esperienza vissuta tra 2004 e 2006.
Nonostante la decadenza da amministratore comunale, Zambon è stato confermato al vertice delle Città del vino fino al termine del suo mandato, in deroga alle disposizioni, già nella riunione nazionale dell’associazione che si è svolta all’inizio di dicembre.
Nell’incontro a Venezia del 20 gennaio Zambon avrà accanto a sé l’ex assessore all’agricoltura di San Pietro di Feletto Benedetto De Pizzol, coordinatore delle Città del Vino in Veneto.
“Comunicare bene è innovare. Il vino e l’enoturismo in Italia sono diventati una forma di turismo identitaria, una fetta di mercato in continua evoluzione che necessita di strumenti di comunicazione e di uffici stampa sempre più qualificati” è il tema che verrà trattato nell’incontro tra l’associazione e i giornalisti”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Floriano Zambon).
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