Alla notizia dell’individuazione di una sede alternativa alle scuole Brustolon di Parè, per il periodo della demolizione e ricostruzione dell’edificio di via Einaudi, non sono mancate le reazioni da parte del mondo politico coneglianese.
Nello specifico, un commento è giunto da Lucrezia Aggio, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, la quale ha mosso dei dubbi circa l’opportunità di giungere allo stesso risultato qualche mese fa, anticipando i tempi: “Il sindaco e la giunta comunale hanno trovato definitivamente la sede provvisoria della scuola Brustolon. Mi ritengo soddisfatta della scelta. Fin dal primo momento ho sempre ritenuto che la scuola dovesse rimanere nel quartiere di Parè, affinché ulteriori disagi non ricadessero sulle famiglie stesse”.
“Nonostante ciò, sottolineo che la scelta poteva avvenire mesi fa: mancano pochi mesi alla fine dell’anno scolastico e le domande d’iscrizione sono già terminate – ha aggiunto -. Sapere il destino del proprio figlio o della propria figlia a inizio 2023 sarebbe stato meglio. Avere certezze fin da subito, soprattutto quando a risentirne sono i propri figli, avrebbe rasserenato maggiormente le famiglie e gli studenti stessi” sostiene Aggio.
La sede in questione è un immobile privato, dalla superficie complessiva di 1.300 metri quadrati, situato in zona Ferrera: uno stabile per il quale sarà necessario procedere con una ristrutturazione interna per un investimento di 600 mila euro.
Ad Aggio replica Gianbruno Panizzutti, assessore alla Pubblica istruzione, il quale ha evidenziato tutto il lavoro svolto dall’amministrazione Chies su questo fronte: “Abbiamo fatto i salti mortali per arrivare a questa soluzione: abbiamo organizzato una serie di riunioni con tre presidi e una riunione plenaria al Dina Orsi con i genitori cercando la sede più vicina e non è stato semplice trovarla: in questi giorni stiamo chiudendo l’accordo con la firma. Accordo per il quale c’è stata una collaborazione tra diversi referati del Comune – ha proseguito -. Le iscrizioni sono andate bene: c’è stato un lievissimo calo, sintomatico della situazione generale di denatalità”.
Il dato a cui si riferisce Panizzutti è il numero di 42 iscrizioni per l’anno scolastico 2023-2024 a fronte delle 46 dell’annata precedente.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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