Dopo la ripresa delle visite in presenza nelle strutture gestite dalla Fondazione Santa Augusta, ovvero l’Opera Immacolata di Lourdes a Conegliano e l’Istituto Botteselle a Col San Martino (qui l’articolo), sono state introdotte delle nuove modalità di accesso alle strutture, per preservare la salute di ospiti e operatori e, di conseguenza, per evitare eventuali nuovi contagi o focolai.
L’annuncio del ritorno delle visite in presenza era giunto la scorsa settimana, mettendo la parola “fine” alla distanza a cui erano costretti ospiti e parenti in tutte le strutture per anziani: la videochiamata era servita ad accorciare le distanze, dimostrandosi uno strumento utile in periodo di contagi, ma di certo non sarà mai in grado di eguagliare la qualità di un incontro in presenza.
Ora la Fondazione ha reso note le nuove misure da rispettare, in linea con quella che è l’ordinanza pubblicata dal Ministero della Salute.
Tra le novità più rilevanti c’è l’obbligo, sia per parenti che per i volontari, di esibire all’ingresso il Green pass oppure, in alternativa, un certificato di vaccinazione o un documento che attesti la guarigione dal Covid-19 nei 6 mesi precedenti: in assenza di tali moduli, sarà allora necessario sottoporsi al tampone molecolare almeno 48 ore prima ed esibire il referto di esito negativo.
Oltre a ciò, le visite si potranno svolgere solamente su prenotazione, tramite un messaggio Whatsapp inviato ai soliti numeri utilizzati per le videochiamate, tutt’ora consentite.
L’obbligo di possesso della documentazione riguarda anche i minori o comunque la Fondazione ha sconsigliato l’accesso ai minorenni per i quali non è possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione.
Non saranno ammessi più di due visitatori per ospite, che potranno incontrarsi solamente negli spazi esterni antistanti alle residenze per anziani: in caso di maltempo, tali visite si sposteranno all’interno, con percorsi distinti di entrata e uscita. Al termine delle visite stesse verranno sanificati gli ambienti e gli oggetti con cui il visitatore è entrato in contatto.
All’ingresso il parente dovrà presentarsi con la mascherina Ffp2 sul viso e munito della documentazione richiesta, dovrà poi sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea e all’igienizzazione delle mani, per poi compilare una check list e sottoscrivere un patto di responsabilità e di condivisione del rischio.
In mancanza di uno di questi passaggi, l’accesso in struttura non verrà consentito.
L’accesso del famigliare sarà annotato in un registro giornaliero che verrà conservato per 14 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy, mentre sarà vietato ai parenti di portare oggetti o alimenti da casa, salvo accordi diversi presi direttamente con la struttura.
Tutte regole che aiuteranno a preservare quella che è, a tutti gli effetti, la fascia più vulnerabile della popolazione dal rischio di contagio, consentendole di poter godere dell’affetto dei propri famigliari in piena sicurezza.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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