Un nuovo fondo librario arricchirà la biblioteca della scuola enologica di Conegliano. I libri donati, per il valore di oltre 500 euro, sono stati inseriti all’interno del fondo “Gruppo amici ex-allievi ’60 Scuola Enologica”.
Diplomatisi tutti nel 1960, Luciano Bassanese, Carlo Bassi, Giovanni Boranga, Valeriano Bortolin, Terenzio Bracesco, Mario Consorte, Angelo Costacurta, Franco Ferrazzo, Celso Giuriceo, Luciano Pavan e Giambattista Scaramellini, hanno deciso di costituire con la prima donazione della settimana scorsa una prima parte del fondo, dedicato a due componenti del gruppo, Mario Corato ed Enzo Bidasio, che si sono spenti di recente.
La consegna dei libri è avvenuta nell’Aula Magna della Scuola enologica, alla presenza del Preside, professoressa Morgan Mariagrazia, dei professori Milani Giorgio, responsabile della biblioteca e Ornella Santantonio, della bibliotecaria, Fabris Mara e del Presidente dell’Associazione ex allievi, l’enologo Enzo Michelet. Per essere fedelmente rispettosi delle norme anticontagio solo una ristretta rappresentanza del gruppo è stata presente.
Riconoscibili grazie all’etichetta con l’indicazione del fondo sulla prima pagina interna dei testi, alcuni tra i libri donati sono i seguenti: “Calò, Scienza, Costacurta – Vitigni d’Italia”, “Calò, Costacurta – Delle viti in Friuli” o ” Costantini – Storia della vite e del vino i Friuli e Trieste, o ancora ” Costacurta, Tazzer – Marsala. Il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi”.
Numerose, tra le donazioni, anche le edizioni fuori commercio, che regalano alla scuola frammenti di conoscenza difficilmente reperibili, come: “Calò, Costacurta – La moderniytà del pensiero vitivinicolo di Aureliano Acanti nel Roccolo Ditirambo” o “Atti del sesto simposio Internazionale delle Malvasie nel bacino del Mediterraneo, Alghero-Bosa 2018” , o ancora “Autori vari – Il mal dell’esca della vite”.
La volontà degli amici del fondo è di continuare ad arricchire la sua dotazione in futuro, incrementando così il patrimonio librario della biblioteca della Scuola enologica, il cui ricordo è a loro tanto caro, da aver successivamente indirizzato in maniera determinante la loro carriera lavorativa.
(Fonte: Aurora Riponti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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