Nuovo orario ferroviario: s’infiamma la polemica tra i pendolari sui tempi di percorrenza dei nuovi elettrotreni vittoriesi

Per TreniBelluno, gruppo che da più di vent’anni riunisce viaggiatori, pendolari, conoscitori e sostenitori del trasporto pubblico locale, l’orario estivo della linea ferroviaria Belluno – Conegliano – Venezia è come un bicchiere “decisamente più pieno che vuoto”.

C’è diversità di vedute tra utenti della ferrovia bellunese e vittoriese sulle tante novità dell’orario che scatterà domenica 13 giugno, il primo con la linea interamente elettrificata e non più a trazione esclusivamente diesel fino a Conegliano.

Alcuni pendolari, pur apprezzando l’ammodernamento della linea e le comodità portate in dote dall’elettrificazione, prima fra tutte l’addio al cambio treno a Conegliano negli orari di punta, hanno espresso nei giorni scorsi perplessità sulle tante fermate (fino a 16 nella fascia più gettonata del mattino) che osserveranno i nuovi collegamenti diretti Belluno – Venezia e sulla capacità dei nuovi elettrotreni che circoleranno nel vittoriese, i modernissimi “Pop”, di contenere tutti i passeggeri che vorranno salire, soprattutto da Treviso in poi.

“I nuovi diretti Belluno – Venezia che partiranno dal 13 giugno sono come un bicchiere. Mezzo pieno o mezzo vuoto? No, decisamente più pieno che vuoto – ha scritto sulle proprie pagine social TreniBelluno – da una parte le due fermate in più, dall’altra ci sono 15 corse dirette al giorno, 12 minuti di viaggio in meno, zero cambi a metà del viaggio. Le cose – e gli orari ferroviari – vanno valutate nella loro interezza. Davvero fatichiamo a capire le polemiche di questi giorni per le due fermate a San Trovaso e a Mestre Ospedale, a meno che non si tratti di una strumentalizzazione che ha poco o nulla a che fare col muoversi in treno, e non sarebbe la prima volta”.

Il post, pubblicato giovedì sera, ha già suscitato un vivace dibattito social, con decine di reazioni.

Alessandro De Nardi, esponente vittoriese di TreniBelluno, entra ulteriormente nel dettaglio delle tante fermate tra montagna e laguna: “L’orario è cadenzato, una formula che trova l’apprezzamento dei viaggiatori perché le fermate nelle stazioni sono a intervalli più regolari possibili. Adesso da Treviso verso Venezia, per esempio, il cadenzamento prevede il regionale veloce da Trieste/Udine, il lento, cioè che ferma in tutte le stazioni, da Treviso a Venezia, il semiveloce da Sacile/Conegliano, il lento da Udine, i treni della lunga percorrenza e i merci. Non ce ne possono essere altri. Per questo dal 13 giugno i diretti da Belluno prenderanno il posto del “lento” dopo Treviso”.

“Quelle due fermate in più non possono essere effettuate da altri treni, e comunque saltarle non servirebbe a nulla, perché il tempo recuperato andrebbe perduto già a Mestre. Nonostante San Trovaso e Mestre Ospedale, i nuovi diretti arriveranno prima a Venezia” continua.

E sulla capienza dei Pop, De Nardi rassicura: “Già prima delle recenti polemiche abbiamo avuto rassicurazioni dalle Ferrovie che saranno presi adeguati provvedimenti”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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