Un passo avanti per la chirurgia all’ospedale di Conegliano: il nuovo robot chirurgico di ultima generazione è ufficialmente in funzione. Un sistema all’avanguardia che combina tecnologia e innovazione per offrire maggiore precisione negli interventi e un’importante opportunità di formazione per i medici.
Il robot si compone di tre elementi principali. Il cuore del sistema è la console chirurgica, dove il chirurgo opera seduto, immerso in una visione tridimensionale ad alta definizione. Da qui, attraverso manipoli simili a joystick, guida gli strumenti con estrema precisione.
“Il chirurgo – spiega il dottor Lorenzo Buttazzi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Urologia di Conegliano – si trova completamente immerso nella visione 3D dell’intervento, e grazie ai joystick riesce a controllare con grande accuratezza i movimenti degli strumenti chirurgici».
La seconda componente è la parte operativa, costituita da un pilone centrale dal quale si diramano quattro bracci robotici. Questi bracci alloggiano sia la telecamera endoscopica sia gli strumenti chirurgici, permettendo interventi minimamente invasivi con movimenti millimetrici e altamente controllati.


A completare il sistema c’è il carrello visione, il centro di elaborazione dei dati video. Oltre a trasmettere immagini in tempo reale, ospita i dispositivi per l’insufflazione della CO₂ e per la gestione degli impianti elettrici che alimentano gli strumenti chirurgici.
Una delle caratteristiche più avanzate del sistema è la piattaforma Intuitive Hub, che consente di collegare il robot in streaming con l’esterno. «Possiamo trasmettere le immagini in diretta a uditori remoti – sottolinea Buttazzi – o collegarci in videoconferenza con colleghi di altri ospedali: un grande passo avanti per la formazione e la collaborazione scientifica».
Il nuovo robot è inoltre dotato di un simulatore virtuale, che consente agli operatori di esercitarsi prima degli interventi reali. “Questo è uno strumento fondamentale – aggiunge il primario – perché permette ai chirurghi di allenarsi, di affinare la tecnica e di simulare interventi complessi dall’inizio alla fine. Un vantaggio enorme per la sicurezza del paziente e per la crescita professionale di tutto il team”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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