Occhio alla targa, quando si circola per le strade: è la raccomandazione che sorge spontaneo fare, a seguito di un nuovo tipo di truffa avvenuta questo pomeriggio nella zona di Conegliano.
Si tratta della truffa del finto concessionario che, leggendo il nome della concessionaria presente sulla targa della vettura del malcapitato puntato, si spaccia per un ex lavoratore di quell’attività.
“Ho visto quest’auto, di grossa cilindrata, seguirmi fino al parcheggio: il conducente, distinto e curato, mi ha suonato e salutato, come se mi conoscesse – ha raccontato un nostro lettore, che è riuscito a sventare quello che era con ogni probabilità un tentativo di truffa ai suoi danni -. Mi ha raggiunto, chiedendomi se mi ricordavo di quando era presente durante la vendita della mia auto, facendomi il nome della concessionaria segnata sulla mia targa”.
“Ha continuato a parlare, come se mi conoscesse, dicendomi che non lavorava più in quella concessionaria perché lo trattavano male. Successivamente mi ha chiesto come stavano mia moglie e i figli – ha proseguito nel proprio racconto -. Ho capito subito che qualcosa non andava. Poi mi ha detto di voler fare un regalo a mia moglie, aprendo il bagagliaio e tirando fuori un pacco da lì”.
Dopo questo gesto (a cui è seguita una richiesta di soldi per il “pacco regalo”), il falso concessionario ha chiesto al nostro lettore il numero di telefono.
“Gli ho detto chiaramente che avevo capito che non era chi diceva di essere – ha aggiunto il lettore -. Questo signore è risalito in auto e io sono rimasto vicino alla mia, facendo finta di telefonare, perché avevo timore di qualche ritorsione”.
“La cosa che mi ha colpito è che, una volta salito nella propria vettura, si è messo dietro a un’altra vettura, mettendo in atto lo stesso atteggiamento avuto con me – ha concluso -. Sicuramente è mia intenzione segnalare il caso ai Carabinieri, ma ho ritenuto opportuno riferirlo, soprattutto per mettere in guardia gli anziani: basta davvero un attimo per cascarci, perché sono persone che si presentano davvero molto bene, nei modi e nell’abbigliamento”.
(Autore: Arianna Ceschin)
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