Hanno incrociato le braccia e rifiutato di sedersi ai banchi di scuola come fanno ogni giorno gli studenti dell’Itis “Galileo Galilei” di Conegliano nella mattinata di oggi, venerdì 15 marzo.
Riunitisi di fronte ai cancelli dell’istituto (nella foto), hanno scioperato contro le condizioni generali dell’edificio, a loro detta sempre più compromesso da crepe e infiltrazioni. Già lo scorso giugno, in concomitanza con il periodo degli esami di maturità, era scoppiato il tubo di uno scaldabagno provocando l’allagamento degli uffici amministrativi e delle segreterie, ma non delle aule scolastiche.
Nonostante ciò, gli studenti avevano dovuto svolgere gli esami in un’altra parte dell’edificio per evitare di passare per il corridoio, occupato dai lavori di ripristino.
In quell’occasione, il preside Salvatore Amato aveva assicurato come l’impianto di riscaldamento sarebbe stato riparato entro la metà di luglio. A distanza di tempo, gli studenti dell’Itis, guidati dal loro rappresentante Marcos Costa, lamentano la “mancanza di aule, la presenza di crepe profonde lungo tutti i muri delle stanze”.
“La situazione non è cambiata. – ha denunciato Marcos Costa – Sappiamo che sono venuti dei tecnici della Provincia per valutare la situazione, ma noi non vediamo cambiamenti. Le classi vengono fatte ruotare tra le varie aule, mancando degli spazi e anche i macchinari utilizzati per le lezioni sono datati”. “Abbiamo deciso di dire la nostra con questo sciopero”, ha concluso Marcos Costa.
Una situazione di difficoltà confermata anche dallo stesso dirigente Salvatore Amato, il quale ha approfondito i vari aspetti della questione: “Naturalmente gli studenti vedono quella che è la situazione. Ad aprile faremo dei lavori di riparazione del tubo che ha provocato l’allagamento”. “C’è da dire che l’edificio è situato su una superficie argillosa che crea degli scompensi e quindi si starebbe prima a ricostruire la scuola che a ripararla. – spiega il preside – Dal Miur sono stati messi a disposizione circa 6 milioni di euro, con i quali ci proponiamo di ricostruire la scuola tramite un sistema a scacchiera”.
Con “sistema a scacchiera” s’intende che ci saranno delle varie fasi di ricostruzione dell’istituto, per non compromettere la vita scolastica di coloro che frequentano l’Itis: dove ora sorge il campetto di calcio c’è il progetto di creare dei nuovi laboratori, mentre un nuovo spazio per la ricreazione sarà ricavato abbattendo l’ala attualmente più danneggiata dell’istituto.
“Ho incontrato i genitori per spiegare loro la situazione – ha chiarito Amato – mentre martedì prossimo sarò ricevuto dal sindaco per presentargli una proposta concreta per il miglioramento dell’edificio scolastico”. Quello di stamattina, nel frattempo, è stato il primo sciopero studentesco, durante il quale i ragazzi si sono dichiarati desiderosi di vedere gli effetti di questa loro prima prova generale.
“Questi scioperi, se fatti nelle forme e nelle dovute maniere, servono sicuramente come momento di crescita per i ragazzi ed è una forma di democrazia“, è stato il commento del preside Amato.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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