Si è celebrata ieri la Giornata del ricordo, istituita a partire dal 2004 per commemorare le migliaia di vittime che, nel corso del secondo conflitto mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra, persero la vita nelle foibe, i terribili inghiottitoi naturali presenti nel territorio carsico.
I massacri perpetrati dai partigiani jugoslavi avvennero ai danni di militari e civili, per la maggioranza italiani, residenti nelle terre istriane, fiumane e dalmate: molte delle vittime vennero gettate ancora in vita in quei terribili inghiottitoi naturali.
Eccidi a cui seguirono anche fiumi di un’emigrazione più o meno forzata: tra il 1945 e il 1956, infatti, quasi 350 mila persone ritornarono sul suolo italiano.
Una brutale pagina di storia definita “una sciagura nazionale” dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato come “il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, sia quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”.
Anche Conegliano ricorderà quei tragici eccidi, coinvolgendo i giovani delle scuole, in una cerimonia prevista per giovedì 13 febbraio alle 11, di fronte al monumento ai profughi istriani, giuliani, dalmati di via Papa Giovanni XXIII: lì verrà deposta una corona d’alloro, durante un discorso da parte delle autorità. In caso di maltempo, la cerimonia proseguirà nel santuario di Madonna delle Grazie in viale Trento Trieste.
La cerimonia è frutto di una collaborazione tra il Comune di Conegliano e l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it
