Oggi, venerdì 9 luglio, è la giornata in cui a Conegliano verrà ufficializzata la candidatura di Piero Garbellotto per la fascia da sindaco della città: un appuntamento a cui sarà presente anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che darà così letteralmente il via alla campagna elettorale.
Tuttavia, nei manifesti che annunciavano tale presentazione non è sfuggito un particolare: presenti, infatti, tre simboli politici, uno della Lega, il secondo di Fratelli d’Italia e il terzo della civica Conegliano al centro, ma risulta assente quello della lista Cambiamo! Con Toti.
Il coordinatore provinciale del partito Chiara Di Giusto ha spiegato come ciò sia dovuto a delle “situazioni ancora aperte”: in sostanza, sarebbero ancora in corso le trattative per le liste di appoggio a Garbellotto.
“Vogliamo un riconoscimento in quanto partito nazionale e stiamo discutendo su questo punto, per il quale la partita non è ancora chiusa – ha dichiarato Di Giusto – Siamo in fase di trattativa”.
Come ha spiegato il coordinatore di Cambiamo, al partito sarebbe stato chiesto di inglobare il proprio simbolo a quello della civica, prospettiva che non è stata però accolta.
“Con tutto il rispetto per le liste civiche, ma non è un passaggio corretto perché siamo un partito nazionale, quindi con un ruolo diverso: si può dire che ci sia stato una sorta di incidente diplomatico – ha proseguito Chiara Di Giusto – Essendo un partito nazionale, avrebbe piuttosto avuto più senso affiancare due simboli nazionali”.
“Nonostante ciò, rimane intatta la nostra assoluta sintonia con Lega e Fratelli d’Italia e crediamo che la presenza di più simboli non sia assolutamente un sintomo di debolezza, come non rappresenti il rischio di divisioni interne – ha aggiunto – Comunque, entro la fine della prossima settimana, anche questo nodo potrebbe essere sciolto: la partita delle liste non è ancora chiusa e al momento c’è solo la presentazione del candidato sindaco”.
E nel caso non si giungesse a un accordo, è possibile che Cambiamo! Con Toti decida di posizionare sulla scacchiera un proprio candidato per le prossime elezioni?
“Questa sarebbe davvero l’ultima delle ipotesi – ha chiarito Di Giusto – perché tale azione andrebbe a spezzare l’unità del centrodestra”.
“Mi auguro davvero che ci sia una soluzione diversa”, ha concluso il coordinatore provinciale Chiara Di Giusto.
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