Portare da 5 a 15 le telecamere per la lettura delle targhe ai varchi della città. È l’obiettivo dell’amministrazione comunale, che la scorsa settimana ha autorizzato il sindaco Fabio Chies a sottoscrivere insieme al prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà un patto per l’attuazione della sicurezza urbana e l’installazione di sistemi di videosorveglianza, strumento previsto da una legge statale del 2017.
Per l’acquisto e l’installazione degli occhi elettronici da parte dei Comuni, il governo ha autorizzato per l’anno in corso una possibilità di spesa di 17 milioni di euro, definendo inoltre le modalità di presentazione delle richieste di ammissione ai suddetti finanziamenti, nonché i criteri di ripartizione delle risorse.
Ad esempio, possono accedere all’erogazione dei contributi i Comuni che, nell’àmbito dei “patti” con le prefetture, abbiano individuato l’installazione di sistemi di videosorveglianza come obiettivo prioritario per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.
Particolarmente utili per fare fronte a questi problemi sono, secondo Comune e Polizia locale, le telecamere per la lettura delle targhe dei veicoli che possono essere implicati in eventi criminosi.
Strumenti di cui la città è già dotata in varchi d’accesso importanti come i due poli della circonvallazione (viale Italia e viale Venezia) e via Immacolata di Lourdes. Altri varchi, tuttavia, meriterebbero secondo giunta e comando dei Vigili urbani un occhio costantemente puntato sulle targhe ed è per questo che la giunta ha dato l’ok, a ridosso dell’ultimo giorno utile (il 30 settembre), alla sottoscrizione del patto tra sindaco e prefetto.
Nel caso in cui arrivasse in municipio un contributo economico sufficiente, il Comune triplicherebbe (da 5 a 15) le videocamere per leggere le targhe. Tra i varchi dove arriverebbero per prime figurano quelli della Ferrera – via dei Mille, di via Maggior Piovesana e di Campolongo.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it
