È stato un incontro dedicato alla scoperta delle Colline del Prosecco quello che si è svolto ieri all’auditorium Battistella Moccia (al completo) dove Giovanni Carraro, alla presenza anche del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha presentato la sua ultima guida di sentieri (ed. De Bastiani) in abbinata alla carta topografica del territorio (Tabacco).
“Alla scoperta delle Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” è il titolo del volume che attraverso 40 itinerari a piedi, per un totale di 405 chilometri di sentieri, guida nell’esplorazione a passo lento del sito Patrimonio Unesco.
“La guida è una sintesi del mio lavoro di ricerca svolto in questi anni lungo la fascia sub prealpina – spiega l’autore -. Il volume copre il territorio di tutti i 29 Comuni compresi nell’area Unesco”.
Fra le pagine della guida anche i più avvezzi esploratori delle Colline potranno scoprire chicche e angoli nuovi del territorio. “La ciliegina sulla torta – prosegue Carraro – è senz’altro il Cammino delle Colline inaugurato proprio nei giorni scorsi, ma oltre a questo ci sono rivisitazioni di sentieri già noti da scoprire da un’altra angolazione. Un esempio è il Gor della Cuna a Farra di Soligo, che ho rivisitato, rendendolo più ‘logico’, e collegandolo a quello che i farresi chiamano Col dalla Porchera, da cui ammirare la dorsale nella sua interezza, notando i tre elementi caratteristici che sono valsi al paesaggio delle Colline il riconoscimento Unesco ovvero l’hogback, i ciglioni e l’alternanza fra bosco e vigneto”.
Zaia: “Sulle Colline un milione di turisti entro il 2028, se serve dovremo contingentare”
“Giovanni Carraro è un’autorità quando si parla di Colline del Prosecco e Prealpi trevigiane in generale – ha commentato Zaia –, per questo ho voluto che fosse ingaggiato fin dall’inizio dall’Associazione per la tutela delle Colline patrimonio dell’Umanità. Il Cammino dell’Umanità è la sintesi della ricerca che Giovanni ha portato avanti in questi anni, mettendo assieme pezzi di diversi percorsi. Questo cammino è la culla di un neonato, dove il neonato è un flusso turistico da un milione di presenze entro il 2029, a fronte delle 200 mila del 2019, che offrirà al territorio un’alternativa alla coltivazione della vite“.
“Sono numeri importanti, e se serve dovremo contingentare – prosegue il governatore, sottolineando che da ora la partita si giocherà anche sul fronte della ricettività -: dobbiamo farci trovare pronti. Qui non vogliamo le grandi catene di alberghi, ciò su cui dobbiamo puntare sono le piccole strutture ricettive a conduzione famigliare. Sovrintendenza permettendo, ci sono tanti piccoli casolari che potrebbero essere convertiti in strutture turistiche”.
Come spiegato dal site manager dell’Associazione Colline Unesco Giuliano Vantaggi, a pochi giorni dall’inaugurazione, l’interesse suscitato dal Cammino è notevole, tanto che i creatori della Ciclovia Dobbiaco – Lienz pensano già di includerlo in uno dei loro itinerari.
“Questo volume non è solo una guida – ha commentato il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan -: ci racconta dei nostri nonni, delle nostre nonne che hanno dedicato la loro vita alla costruzione del paesaggio che oggi è riconosciuto come patrimonio dell’Umanità. Questo riconoscimento è un dono che è stato fatto alle nostre comunità, unite da un comune denominatore che è quello della cura. Oggi spetta a noi prendersi cura di questo territorio per consegnarlo alle generazioni future. Il lavoro certosino di ricerca che ha fatto Carraro – conclude – credo sia una sintesi dell’amore e dell’attaccamento che noi tutti abbiamo, e dobbiamo avere, nei confronti delle nostre colline”.
Presente ieri sera anche il consigliere regionale Alberto Villanova, che ha commentato così l’evento: “Solo posti in piedi per la presentazione della guida ‘Alla scoperta delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’, a cura di Giovanni Carraro. Per ogni percorso, tra cui il nuovissimo Cammino delle Colline di 51 chilometri, o la Strada del Verdisio, o ancora l’Antica Via Maestra tra Cison e Mura, la guida riporta una tabella tecnica che ne presenta la durata, la distanza, il dislivello positivo, la georeferenziazione e il grado di difficoltà. Uno strumento quindi molto pratico, grazie anche alle mappe allegate, ed estremamente prezioso”.
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