C’è ottimismo tra gli stand dei due padiglioni dedicati alla regione del Veneto, alla 54esima edizione del Vinitaly: sarà per gli oltre 12mila operatori professionali e gli oltre 2500 buyer presenti alla fiera. Molti degli espositori del trevigiano, intervistati ieri da Qdpnews.it nel contesto del loro stand, hanno infatti riferito di aver gradito questa formula caratterizzata da un pubblico di soli professionisti.
Hanno apprezzato, in particolare, la tranquillità di lavorare senza distrazioni, facendo due chiacchiere faccia a faccia con quei clienti e distributori che le cantine non vedevano di persona da ormai due anni. Se, tra gli intervistati, c’è chi lamenta un leggero calo di presenze, molti evidenziano l’incremento nella qualità dei loro incontri professionali, specialmente il lunedì e il martedì.
I buyer dall’estero, che secondo le statistiche di Veronafiere provengono dai Paesi del nord Europa, dalla Germania, dalla Francia ma anche, in aumento, dagli Stati Uniti e dal Canada, si sono presentati puntuali all’appuntamento più importante del settore e hanno chiesto agli stand del Conegliano Valdobbiadene e dell’Asolo Prosecco, oltre a tutte le altre aziende della zona, informazioni riguardo alle novità sviluppate in questo biennio.
“Si tratta di un risultato al di sopra delle nostre aspettative – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -. Aziende, consorzi, associazioni agricole e di filiera e operatori hanno premiato il progetto di questa iniziativa business che ha registrato un elevato tasso di contatti e di vendite, oltre a un indice di soddisfazione unanime”.
Una manifestazione che sembra abbia dato coraggio a un settore che affronta difficoltà inedite almeno per questa generazione di imprese: “Il Vinitaly ci ha dato forza, – afferma sia chi è legato a grandi brand che chi lavora in piccole realtà famigliari – è una manifestazione viva, ed è bello tornare a stringere la mano ai clienti”.
Il padiglione del Veneto, ampio e come da tradizione completamente rivestito con le immagini dei colli veneti, ha ospitato in questi giorni diversi congressi e conferenze, molte delle quali riferite al tema del “valore”, inteso come preziosità tridimensionale del prodotto quando inserito in contesto di interesse turistico e culturale. Oltre al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha presenziato alla fiera tutti i giorni, hanno fatto visita al padiglione anche altre autorità della scena politica, come Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
“Io non la vedo come una ripartenza, la vedo come una partenza e basta – spiega il senatore Gianpaolo Vallardi – Qui al Vinitaly si vede come il Veneto e la sua agricoltura siano stati d’esempio in Italia, così come nel mondo del vino. Speriamo che il covid e la guerra finiscano, così da poter brindare presto al futuro delle nuove generazioni”.
Nel servizio video sono stati intervistati dei referenti per le seguenti realtà del territorio: Adami, Astoria, Bellussi, Bernardi, Bortolin, Bortolomiol, Bottega, Colesel, Collalto, De Stefani, Follador, La Farra, Mionetto, Montesel, Ruggeri, Toffoli e Vedova.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it