Nessuna revoca del sabato pomeriggio gratuito sui parcheggi a strisce blu, ma qualche correzione sì. L’anno di sperimentazione per il nuovo assetto dei parcheggi a Conegliano è scaduto: era il 1. febbraio 2018 quando era entrata in vigore la novità del sabato pomeriggio di sosta gratuita. Una soluzione scelta per aumentare i flussi di gente nel weekend, dando nuova linfa allo shopping del fine settimana. Ma non solo. Ci sono state delle varianti nell’organizzazione delle varie zone di parcheggio della città, passando da zona B a zona A, come nel caso ad esempio di piazzale San Martino.
E pure in merito alle tariffe di pagamento: in zona A da 1.20 euro il ticket era passato a 1.30 euro, in zona B da 80 centesimi a 1 euro, mentre in zona C da 40 centesimi si arrivava a 60 centesimi, come segnalato nei nuovi parcometri installati dal Parking Service System (Sis), società di gestione dei parcheggi subentrata ad Abaco spa. L’ultima novità in termini di parcheggio poi risaliva allo scorso ottobre, quando veniva richiesto l’inserimento del numero di stallo al momento del pagamento del ticket.
Ora l’anno di sperimentazione è trascorso e sul tavolo ci sono varie possibilità, ma per il momento l’amministrazione preferiesce mantenere un certo riserbo, come si evince dalle parole dell’assessore Claudia Brugioni. “Stiamo valutando varie ipotesi – spiega Brugioni – perché dalle analisi da noi fatte è emerso come residenti e commercianti usufruissero di tutto il sabato pomeriggio gratuito e dell’intero weekend per lasciare la macchina negli stalli pensati per attrarre più clientela il sabato e la domenica. Ora un’ipotesi potrebbe essere una nuova riorganizzazione delle varie zone di parcheggio, ma è tutto da vedere e ci siamo posti un mese come scadenza per la presentazione della delibera”, aggiunge l’assessore.
“Una cosa però vorrei sottolineare – prosegue Brugioni – non ho mai parlato di revoca del sabato pomeriggio gratuito e non c’è neppure l’intenzione di agire in questo senso. Dovremo correggere la questione dei parcheggi, una cosa ben diversa”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
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