Dopo la firma su “Progetto Conegliano 2030”, iniziativa sul futuro della città promossa in sinergia da Ascom e amministrazione comunale, nel mese di luglio l’istituto di ricerca Quaeris di Breda di Piave andrà ad intervistare residenti e commercianti sul presente e le necessità future di Conegliano.
Da una prima riflessione sono emerse già alcune esigenze: tra queste la realizzazione di piazza Carducci, intesa non come semplice chiusura della via, ma come creazione di una nuova grande piazza compresa tra la stazione ferroviaria e la gradinata degli Alpini.
Ma non manca neppure l’ex area Zanussi, immaginata come un grande parco con spazi di interesse museale e tecnologico, un polo dove dare voce a ricerca, formazione e cultura. Anche la stazione ferroviaria rivestirà il ruolo di punto nevralgico della città e punto di incontro tra il flusso di viaggiatori e quello commerciale dell’area.
Si tratterà di una forma di progettualità partecipata, tramite interviste telefoniche e non, che saranno somministrate a luglio, nella forma di un questionario composto da 15 domande a quasi 70 imprese, 700 residenti a Conegliano e 400 abitanti delle zone limitrofe. I risultati verranno poi consegnati all’amministrazione comunale come base della successiva pianificazione.
“Per noi – spiega Federico Capraro, presidente di Ascom – è importante che emergano le esigenze di residenti e commercianti e l’analisi è fondamentale per costruire il futuro”. “Il progetto – aggiunge Capraro – si chiama Conegliano 2030, perché proprio il 2030 è il termine che ci diamo per realizzare una città diversa e mancano 12 anni per farlo”.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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