Un traffico di documenti falsi attivo nel nostro territorio: è questa l’ipotesi formulata dalla Polizia locale di Conegliano, a seguito di un arresto avvenuto durante una normale attività di controllo.
A renderlo noto è il comandante della Polizia locale Claudio Mallamace, il quale ha spiegato che le indagini proseguiranno in questo senso, per individuare l’origine di questo commercio illegale.
Tutto è iniziato con l’attività di controllo che normalmente viene fatta di routine nel territorio: stavolta gli agenti si trovavano a Conegliano, quando hanno fermato E.D., un cittadino georgiano, classe 1969, il quale circolava in possesso di patente e documento di identità polacchi. Entrambi falsi.
Solitamente, il possesso di documenti falsi prevede, secondo il Codice penale, la reclusione da un minimo di 2 fino a un massimo di 5 anni.
“Bisogna ricordare che, essendo la Polonia un Paese dell’Unione europea, grazie ai documenti di questo Stato non è necessario avere il passaporto per circolare in Europa. Sono sufficienti per l’espatrio – ha affermato Mallamace – Ecco quindi che l’arresto ci ha portati a ipotizzare un giro di documenti falsi”.
“Crediamo che dietro a questo traffico ci possa essere un’organizzazione ben strutturata“, ha aggiunto il comandante. E, nel frattempo, proseguono le indagini.
(Autore: Arianna Ceschin)
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