Viaggiava sereno in autostrada A27 in direzione Treviso l’autista di un furgone che questa notte, attorno alle tre, si è visto apparire davanti una cerva. L’animale era in qualche modo riuscito a superare i guardrail che isolano l’autostrada poco prima dell’uscita Conegliano e ora cercava di trovare un’uscita dalla parte opposta, sulla carreggiata di destra scendendo da Belluno.
Secondo la sua testimonianza, l’autista del furgone avrebbe provato a schivare l’animale, spostandosi sulla corsia di mezzo, ma la cerva, terrorizzata, si sarebbe portata anch’essa a destra, causando così l’impatto inevitabile contro la parte anteriore destra del furgone.
La cerva è morta sul colpo e l’autista, ripresosi dallo spavento, ha accostato con le quattro frecce e, munito di giubbotto d’emergenza, ha provato a spostare la carcassa sul lato per prevenire altri incidenti. “Pesava almeno un quintale, ho fatto davvero fatica a muoverla”.
Per fortuna, a quell’ora il traffico sull’A27 è generalmente quasi nullo e durante la sosta non sono sopraggiunti altri veicoli. “Abbiamo provato a telefonare a vari enti, ma ci hanno detto che non era loro responsabilità – afferma il titolare della ditta – Il nostro furgone ha sicuramente danni per oltre un migliaio di euro”.
“Potremmo dire che alla fine ci è andata bene – conclude il testimone – se l’avessimo centrato in pieno a velocità più alte avremmo potuto correre rischi molto più seri”.
Sebbene per motivazioni diverse rispetto a quanto scritto per l’episodio dell’investimento del cinghiale a Pederobba (qui l’articolo), anche in autostrada ottenere un risarcimento diventa molto difficile, forse ancor più che sulle provinciali e statali.
Anche per i gestori privati come Autostrade per l’Italia, di caso in caso, di giudice in giudice, vengono capovolte colpe e sentenze: come riporta il sito Sicurauto.it, “il GdP ha stabilito che se la rete di recinzione dell’autostrada è integra il gestore non ha responsabilità per gli eventuali danni arrecati dagli animali che invadono la carreggiata ed entrano in collisione con i veicoli in transito” seguendo quindi il principio dell’articolo 2051 del Codice Civile e dimostrando l’inesistenza del nesso tra evento e danno.
Nonostante questo, in passato sono stati registrati dei casi in cui il giudice di pace dà ragione agli automobilisti, anche se il procedimento spesso tende a prolungarsi per tempi lunghissimi, che vanno ad agire “per sfinimento” e che forse sono ancor meno convenienti per entrambe le parti.
Risulterà in ogni caso opportuno capire se la cerva ha avuto accesso dal guardrail oppure da altri ingressi, in modo che sfortunati eventi come questo non capitino nuovamente.
(Foto: Facebook).
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