Pochi affitti in città e difficoltà a vendere: il focus sul mercato immobiliare a Conegliano

In questo periodo di precarietà economica, oltre all’andamento degli esercizi commerciali, anche il mercato immobiliare aiuta a ricostruire la radiografia economica di un’area urbana. Secondo quanto emerso dall’agenzia immobiliare San Rocco in via Colombo a Conegliano, negli ultimi tempi si assisterebbe a una scarsa disponibilità di affitti: la domanda, dovuta anche ai nuovi impieghi creatisi con la nascita dei centri commerciali, non troverebbe un’offerta sufficiente.

I prezzi delle vendite risulterebbero alti e difficilmente accessibili: maggiore possibilità di compravendita si presenterebbe nel caso di immobili datati, che necessitano di interventi, come ad esempio il cambio degli infissi. Queste dinamiche riguarderebbero in maniera equa sia il centro che le zone più periferiche.

Gli istituti di credito, dal canto loro, avrebbero ripreso a fornire finanziamenti di fronte al possesso di determinate garanzie, valutando la condizione lavorativa ed economica del richiedente. Se si tratta di una coppia giovane che lavora c’è la possibilità di accedere a dei prestiti a tassi di interesse interessanti. In sostanza, a causa della riattivazione di attività economiche dovute ai centri commerciali, siamo in presenza di una forte domanda e di una esigua disponibilità di immobili di un certo tipo.

Altri riferimenti interessanti, che restituiscono una radiografia del tessuto immobiliare coneglianese, sono emersi dalla Directa Immobiliari in via Giacomo Matteotti: da settembre dello scorso anno gli affitti risulterebbero fermi, in quanto i proprietari dimostrerebbero una minor disponibilità ad affittare, a fronte di alcuni problemi registratisi in passato con i propri inquilini. In sostanza, non sarebbero rimasti soddisfatti nell’essere esposti a una tassazione elevata per poi dover fronteggiare danni, di esigua oppure seria entità, agli immobili.

Il 60% delle vendite, inoltre, riguarderebbe immobili di importo compreso tra i 70.000 e i 150.000 euro: il 45% sarebbe da parte di acquirenti stranieri – i quali opterebbero verso tale soluzione non essendoci molti locali in affitto disponibili e quando la situazione lo consentirebbe – mentre il 15% da italiani.

L’area centrale della città del Cima si differenzierebbe da quelle periferiche per le modalità di transazione: considerato che la maggior parte degli immobili presenti ha un valore che oscilla tra i 500.000 ed il milione di euro, si preferisce procedere tramite il passaparola, evitando di affidarsi alle agenzie.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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