È un periodo di continui sforamenti del limite di legge per la concentrazione delle polveri sottili nell’aria. Non solo a Treviso, ma anche a Conegliano. Dall’inizio dell’anno si contano già 4 superamenti alla centralina di Conegliano e 8 a quella di Mansuè; nel 2017 si sono rilevati 36 giorni di superamento a Conegliano e 61 a Mansuè rispetto ai 35 massimi consentiti dalla legge.
“La salute è un diritto costituzionalmente tutelato e i livelli di inquinamento nella nostra provincia la stanno mettendo pesantemente a rischio – afferma Mariarosa Barazza (nella foto), candidata alla Camera per il Partito Democratico alle politiche del prossimo 4 marzo – I cittadini sono spaventati, si accorgono di non respirare bene e sono aumentate le patologie del sistema respiratorio”.
In una recente pubblicazione dell’Agenzia Ambientale Europea in merito alla qualità dell’aria in Europa stima che il PM2,5 abbia causato in Europa nel 2012 circa 432 mila morti premature dovute alla lunga esposizione alle polveri sottili, causando l’aumento di malattie respiratorie croniche e malattie cardiovascolari. Insieme alle morti premature per l’esposizione a ossidi di vario tipo e all’ozono, tale numero cresce oltre il mezzo milione di morti e contribuisce all’abbassamento dell’aspettativa di vita degli europei.
“A livello nazionale in questi anni è stato fatto molto per cercare di combattere il problema a monte, con misure strutturali per rendere meno inquinanti gli edifici che sono una delle fonti maggiori di inquinamento – spiega Barazza – Le leggi di stabilità degli ultimi anni hanno sempre confermato gli eco bonus del 50% e del 65% per il recupero del patrimonio edilizio e la riqualificazione energetica degli immobili”.
Un’altra fonte di inquinamento sono i mezzi di trasporto. “Se sarò eletta al Parlamento – propone Barazza – lavorerò per far introdurre incentivi sull’acquisto di auto elettriche o ibride o per la conversione delle auto da benzina a gas metano”.
Serve però, secondo Mariarosa Barazza, anche un maggior coordinamento sul nostro territorio tra i livelli istituzionali: gli enti sovraordinati, come la Provincia o la Regione, devono trovare un modo per coordinare un’azione uniforme insieme ai Comuni per l’adozione di provvedimenti efficaci di limitazione delle emissioni di polveri sottili nell’aria, specialmente nei periodi di picco.
La questione dell’inquinamento dell’aria è un problema che non riguarda solo le istituzioni: anche i cittadini se ne devono far carico cercando di modificare il loro stile di vita. “E il Pubblico dovrebbe prevedere degli incentivi per le aziende che promuovono il car sharing tra i propri dipendenti e la scelta di raggiungere il luogo di lavoro con la bicicletta”, conclude la candidata.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it
#Qdpnews.it