Un passaggio per il transito pedonale del ponte di San Martino potrebbe aprire a metà maggio: è quanto emerso ieri sera nel corso della riunione del comitato di quartiere in Parco Rocca, organizzato sul tema delle prospettive e opportunità urbanistiche. Si è parlato tuttavia anche di altre zone della città.
Il passaggio servirà a garantire un’apertura parziale al passaggio pedonale, per limitare le criticità provocate da una chiusura del ponte così prolungata.
Il cantiere aprì le porte lo scorso febbraio e durerà fino al prossimo giugno, non senza disagi (segnalati specialmente dai commercianti): disagi poi entrati al centro del dibattito politico.
A dare l’annuncio della realizzazione della passerella in sicurezza è stato Claudio Toppan, vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, il quale ha inoltre riferito che l‘obiettivo sarà quello di concludere i lavori 2-3 settimane prima della data inizialmente prevista, ovvero il 30 giugno.
Toppan ha inoltre riferito che in questo periodo di chiusura del ponte non è passato inosservato il fatto che il parcheggio di San Martino sia stato poco utilizzato.
“Il ponte non presentava delle criticità tali da collassare, – ha affermato – ma aveva un’anzianità”. Il vicesindaco ha quindi evidenziato che durante i lavori di cantiere sono stati rinvenuti dei sottoservizi in eternit.
Intanto il ponte è stato “spogliato” per essere ripulito, in via funzionale al posizionamento di una sovrastruttura in cemento armato da agganciare anche alla vecchia struttura.
La viabilità futura: strade, parcheggi e intervento in via Cadorna
L’incontro ha affrontato anche il tema della viabilità cittadina, tema direttamente connesso alla questione dei lavori per la realizzazione di un nuovo ospedale, del recupero degli edifici dell’ex cotonificio (che potrebbe diventare utile sul piano dei parcheggi, specialmente in vista dell’accorpamento futuro di Itis e Ipsia in via Galilei), dell’ex caserma San Marco e dell’ex istituto professionale per il commercio dall’altra parte di via Zamboni.
Nel caso dell’ex caserma San Marco, è giunta una proposta di progettualità dall’Università degli Studi di Padova (presente a Conegliano per il percorso accademico post-Enologia) per quanto riguarda il recupero della porzione di edificio fronte strada (a lato della sede dell’associazione Dama Castellana) e anche in via Zamboni, per creare la mensa.
Previsto anche l’ampliamento della palazzina di 200 metri quadrati della Guardia di Finanza, un’operazione da 600 mila euro che si affianca al restauro di un edificio su via Zamboni, impiegato come autorimessa, per un costo ulteriore di 200 mila euro.
A proposito di viabilità, l’assessore di reparto Claudia Brugioni ha osservato che il traffico cittadino, nel momento in cui si chiude una strada, diventa congestionato. Brugioni ha fatto quindi riferimento al Piano urbano del traffico approvato nel 2022, documento che tiene conto della frammentarietà delle piste ciclabili. Per quanto riguarda la viabilità, bisognerà prima attendere la fine della realizzazione di diverse opere.
L’assessore ha citato le difficoltà che si verificano in viale Spellanzon e all’altezza della rotatoria del Cavallino, area interessata dal traffico congestionato, specialmente al mattino. Stesso scenario anche su viale Italia e viale Venezia: il futuro della città, in termini viabilistici, sarà tutto legato alla realizzazione di piazza Carducci e al nuovo doppio senso di marcia su via Colombo.
Quest’anno, invece, sarà reso definitivo il cosiddetto “fagiolone” di via Amerigo Vespucci, mentre dovranno essere affrontate le problematiche attinenti l’attraversamento pedonale a ridosso di via Matteotti.
Toppan e Brugioni hanno osservato che il problema del traffico potrà essere definitivamente risolto con la realizzazione della Tangenziale sud, tema per il quale starebbe dando una mano “qualche esponente locale della politica romana” per trovare le risorse necessarie.
“Il ragionamento riguardante la viabilità di quartiere dipenderà da quella che sarà la viabilità dell’ospedale – ha osservato Brugioni -. Tutte le vie dovranno essere rivisitate”.
Oltre a ciò, è in fase di completamento un masterplan delle ciclabili, ovvero un piano affidato a uno studio di settore, con il “giro Monticano” di collegamento tra la stazione ferroviaria e il Monticano: Brugioni, in riferimento al tema, ha evidenziato la volontà di incentivare le ciclabili in città.
Un ragionamento sarà fatto anche in tema di parcheggi: Brugioni ha affermato che l’85% dei parcheggi vicino alla stazione vengono utilizzati da persone fuori Comune, con conseguente svuotamento intorno alle ore 15. “Credo che la nostra sia l’unica città d’Italia ad avere questi parcheggi vicino alla stazione” ha osservato, aggiungendo che il disegno futuro sarà quello di togliere i parcheggi per favorire la residenzialità delle vie e del centro, organizzando dei punti di sosta urbana.
Filippo Secolo, da parte sua, consigliere comunale di minoranza per il gruppo di Libertà civica e popolare-Conegliano al centro, oltre che esponente del comitato di quartiere di Parco Rocca, ha esposto il problema riguardante il rispetto del Codice della strada e del limite di velocità in alcune vie del quartiere stesso: “È possibile aumentare i controlli della velocità?“, è stato il suo quesito.
Interrogativo a cui Brugioni ha risposto sostenendo che tali controlli “impongono la presenza di due pattuglie, cosa non semplice visto il numero di uomini a disposizione”. Invece saranno implementate le strisce pedonali nel quartiere, dove il Codice della strada lo consente.
In via Cadorna, intanto, aprirà un cantiere a ottobre (della durata di un mese e mezzo) per l’abbattimento degli alberi o il loro spostamento verso la strada in apposite aiuole: decisione presa a seguito del danneggiamento del marciapiede da parte delle radici delle piante, cosa per cui non ci sarebbe altra soluzione di intervento.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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