Prosegue in tutto il territorio provinciale la campagna di controlli svolta dai Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma territoriale, volta a verificare la regolare occupazione dei lavoratori e il rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Un’attività che assume una valenza particolare dopo i recenti casi di morti sul lavoro registrati nella Marca trevigiana.
L’attività ispettiva ha interessato principalmente il settore dell’edilizia, ma anche i pubblici esercizi e il commercio. Complessivamente sono state sospese 8 attività imprenditoriali, delle quali ben 6 per gravi violazioni sulla sicurezza, una per l’impiego di lavoratori “in nero” e un’altra per entrambe le ipotesi.
Nello specifico, durante un controllo effettuato in un cantiere edile a Cappella Maggiore, è stato individuato un lavoratore di origini straniere, impiegato “in nero” e irregolare sul territorio nazionale, che secondo i militari stava eseguendo delle lavorazioni utilizzando un ponteggio assolutamente inidoneo. Nella circostanza si è proceduto con la sospensione immediata dell’attività in cantiere, sia per l’impiego del lavoratore irregolare sia per le gravi violazioni in materia di sicurezza.
Analogo provvedimento di sospensione è stato emesso nei confronti di altre tre aziende, operanti nei territori comunali di Montebelluna, San Fior e Conegliano. Anche in questi casi i lavoratori stavano svolgendo delle lavorazioni in quota utilizzando ponteggi non idonei.
I controlli che hanno interessato il settore degli esercizi pubblici e commercio hanno portato alla sospensione di due attività imprenditoriali. In un caso è stata identificata una lavoratrice impiegata in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero”, che stava operando all’interno di un bar presente nel territorio comunale di Pederobba, mentre in un esercizio commerciale di Tarzo il datore di lavoro non aveva provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi, documento fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori all’interno di un’azienda.
I controlli svolti su tutto il territorio provinciale hanno permesso di riscontrare la presenza di molteplici violazioni e di rilevare numerose infrazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni e ammende per circa 150 mila euro.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri)
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