Premio Civilitas a Conegliano, il sindaco Chies: plauso a chi aiuta nel silenzio (video e gallery)

Si è tenuta nel pomeriggio di ieri, martedì 6 novembre, la cerimonia finale della 24esima edizione del premio Civilitas 2018, il riconoscimento con il quale l’associazione Dama Castellana “vuole portare alla luce quel sommerso di umanità ed altruismo che ancora permea il territorio locale, ma che di rado viene portato alla luce”: tema dell’edizione 2018 era il coraggio.

Dopo l’inizio musicale di Alberto Ceschin, Giovanni Tel, priore del premio ha portato i saluti del presidente del parlamento europeo Antonio Tajani, del governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, e della Provincia di Treviso.

A fare gli onori di casa il sindaco di Conegliano, Fabio Chies: “Quella di oggi (ieri, ndr) è una grande festa per la città di Conegliano, non solo per il patrono ma perché oggi si premiano tutte le persone che nel silenzio quotidiano aiutano gli altri. Il volontariato come anche la solidarietà, dimostrati negli ultimi giorni nelle zone imperversate dal maltempo, sono nel dna dei veneti, e in particolare nei premiati a cui va un plauso”.

“Paolo Borsellino disse: La paura è normale che ci sia, in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, sennò diventa un ostacolo che ti impedisce di andare avanti  – riferisce Alberto Rui, presidente della Dama Castellana – ogni persona premiata l’ha declinata a suo modo e speriamo che con la loro storia si possa fornire un esempio per chi sta passando dei brutti periodi: c’è sempre bisogno di qualcuno che ce l’ha fatta, sia riuscito a fare passi avanti ed essere felice”.

Incisive sono state anche le parole di Maria Rosa Laganà, prefetto di Treviso: “Sono pochi mesi che lavoro qui, ma ho notato un bellissimo connubio fra laboriosità, cultura e buoni sentimenti. Questo premio serve ad incoraggiare gli altri, perché in questa collettività connessa spesso ci conosciamo poco. Quindi l’empatia è fondamentale e mettersi al servizio del prossimo è importante per rendere la società più solidale”.

Dopo i riconoscimenti alla memoria di Gianluigi Piovesana, Renato Sartor e Antonio Pancot, è venuto il toccante momento del ricordo di Elisa Girotto, la mamma che poco prima di morire, ha organizzato regali e compleanni della figlia Anna.

A seguire le premiazioni dei giovani emergenti: le sorelle Elisa e Giulia Scudeller, violiniste di Mareno di Piave, che hanno incantato il pubblico con un’esibizione inedita; e Sammy Basso, divenuto noto per la sua battaglia contro la progeria (malattia rara che causa l’invecchiamento precoce), il quale ha visto consegnare il premio direttamente dalle mani dell’ex oro olimpico Igor Cassina.

“I bambini sono pezzetti di cielo nel buio che riempie la nostra anima”:  con questa frase si sono aperte le premiazioni a Margherita Borsoi, campionessa di taekwondo nata senza l’avambraccio sinistro, e ai bambini e insegnati della quinta A della scuola elementare Marconi, per lo spirito di gruppo dimostrato nel momento in cui un loro compagno era ammalato.

Corrado De Fanti, Ivana Abiti, Luciano Piccin, Mariachiare De Lorenzi, Vittorino Faggian, Valeriano Dal Mas e il gruppo Lilt Giocare in Corsia i premiati per la sezione Civiltà nella Comunità, nominati da un comitato di cittadini.

Si è proseguito con il Comune e i cittadini di San Donà di Piave per la sezione speciale “Paesaggio ambiente architettura”, dedicata alla progettualità vincente in termini umani, progettuali e di sostenibilità: “San Donà è una città nuova – ha commentato il sindaco Andrea Cereser – se il Cima o Tiziano tornassero non sarebbero certo contenti del paesaggio che abbiamo creato, perciò abbiamo pensato ad una città più sostenibile. Nella parola comunità c’è il sostantivo munus, ovvero luogo di scambio. E così è per la nostra città, dove le persone si scambiano beni, ma soprattutto valori”.

Conclude il premio nazionale Civilitas alla città di Genova, rappresentata dall’assessore Arianna Viscogliosi: “Il crollo del Ponte Morandi è stato un colpo al cuore: ero in vacanza in Piemonte quando mi hanno chiamato per dirmelo, ho lasciato la famiglia e sono tornata. Il sindaco, con grande coraggio ha detto: Genova non è in ginocchio, troviamo una soluzione.  Così ci siamo preoccupati di dare subito ospitalità, casa e supporto a chi ne aveva bisogno, abbiamo perfino spostato le scuole per via della riorganizzazione. Il premio va al sindaco Marco Bucci e alla città per la grande capacità di reagire positivamente all’evento. È in questo che sta la Buona amministrazione: per i cittadini e con i cittadini”.

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(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Intervista video a cura di Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
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