L’Esame di Stato ogni anno fa sì che l’attenzione sia rivolta non solo alle tracce delle varie prove, bensì anche agli studenti che riescono a ottenere il massimo dei voti.
Di centini ce ne sono stati anche al corso serale dell’istituto “Marco Fanno” di Conegliano: Barbara Quaranta e Mirco Landini sono infatti riusciti a ottenere pure la lode, mentre un 100 è stato conquistato anche da Simone Camerin.
Una storia che sottolinea quanto non esista un limite, neppure temporale, per perseguire un obiettivo, realizzare un progetto o per riprendere una strada interrotta.
E come è stato raggiungere questa soddisfazione, specialmente a un’età diversa da quella che tradizionalmente ci si aspetta per la Maturità? A raccontare le proprie emozioni, ma anche i vari sogni nel cassetto, sono Barbara Quaranta e Mirco Landini, i quali hanno colto l’occasione anche per ringraziare ed esprimere gratitudine nei confronti di Francesca Valentini, docente di materie umanistiche nonché coordinatrice della scuola serale del Marco Fanno.
“Ho lasciato la scuola a 16 anni, per lavorare, ma per lo studio mi è sempre rimasta una porticina aperta – ha raccontato la 48enne Quaranta, che da Milano ha scelto di venire a vivere a Cison di Valmarino -. Ho fatto un corso per sommelier con l’Ais di Vittorio Veneto, ottenendo il titolo il 10 febbraio 2020, giusto prima dell’inizio del periodo del Covid-19. Poi la decisione di iscrivermi al serale, ho rifatto l’intero percorso delle superiori: mi è sembrato giusto trasformare un periodo negativo in qualcosa di positivo per me“.
“Non potevo chiedere di meglio – ha proseguito -. Ho trovato un ambiente meraviglioso: è stata un’esperienza bellissima. Alla sera era come andare in famiglia”.
E quali sono ora i progetti di Barbara? “La prima cosa è trovare una collocazione lavorativa che sia idonea con il mio percorso di studi – ha raccontato -. L’università? Mai dire mai. Ora però sono concentrata sul lavoro”.
Di progetti nel cassetto ne ha anche Mirco Landini, 30enne residente nella provincia di Reggio Emilia ma da cinque anni domiciliato a Maserada sul Piave per amore.
“Ho frequentato per un mese un corso di contabilità a Mestre, dove ho incontrato delle tematiche che mi potevano servire e che volevo approfondire: ho fatto quindi la scelta di andare al serale – ha spiegato -. Avevo già degli studi alle spalle e ho potuto frequentare un percorso che condensava in due anni il triennio. Sicuramente la complessità sta nel conciliare studio e lavoro”.
“C’era questa occasione e l’ho colta: ho iniziato questo percorso per avere un diploma spendibile – ha affermato – Mi hanno appassionato molto la storia e la letteratura, grazie alla professoressa Valentini: alla Maturità ho scelto, infatti, la traccia su Oriana Fallaci che mi ha colpito molto perché mia madre, la quale ora non c’è più, a 19 anni mi regalò proprio il suo libro ‘Intervista con la storia’. In quel momento ho pensato a mia mamma”.
“Sicuramente è stata un’avventura difficile, con lezioni che duravano anche fino alle 23.30. Però bisognava resistere e ringrazio sia la professoressa Valentini che la classe determinata che ho trovato – ha continuato -. Devo dire che è stata un’esperienza di livello, dove si trovano persone tutte dirette allo stesso obiettivo, di età media tra i 20 e i 30 anni”.
E ora? Quali sono i progetti di Mirco?
“Vista la passione che mi ha trasmesso la professoressa Valentini, mi piacerebbe iscrivermi a Lettere – ha risposto -. Però il mio sogno nel cassetto sarebbe anche quello di aprire un’attività mia nel settore agroalimentare”.
(Foto: per concessione di Barbara Quaranta e Mirco Landini).
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