Primo bilancio dei saldi, Patrizia Loberto: “Diamo un sei, ma le svendite dovrebbero essere da sette e mezzo”

“Diamo un sei ristretto a questi saldi, anche se di norma dovrebbero essere da sette e mezzo”. Questo il primo bilancio fatto da Patrizia Loberto, presidente di Conegliano in Cima e membro del direttivo di Corte delle Rose, sulle svendite iniziate a Conegliano lo scorso 4 gennaio e in programma fino al prossimo 28 febbraio.

Saldi iniziati con una previsione fatta da Federconsumatori di una spesa, a livello nazionale, di circa 179 euro a famiglia e accolti con una certa fiducia nella città del Cima.

“Mentre in passato la gente acquistava un capo, anche se per colore e altre caratteristiche non corrispondeva perfettamente a quanto cercato, – spiega Loberto – ora la gente guarda bene prima di comprare qualcosa e non lo fa se non gli serve. Teniamo pure conto che sono già arrivate le nuove collezioni e che le stagioni non esistono più”.

Negli ultimi tempi – prosegue Patrizia Loberto – le persone si spostano e viaggiano molto di più: di conseguenza, acquistano dell’abbigliamento nel posto in cui si trovano. Non è prettamente una questione di portafoglio. Questi saldi rispecchiano l’andamento del commercio, lento, un po’ in calo, non solo a Conegliano ma in generale. Tutto è correlato”.

“Soltanto il secondo weekend di gennaio ha visto un aumento delle vendite. – aggiunge la guida di Conegliano in Cima – Le cause di questa situazione sono sempre le stesse: aumentano gli acquisti online, più comodi e convenienti. Insomma, il mondo è in evoluzione. Secondo me i saldi dovrebbero essere concentrati soltanto nei mesi di febbraio e agosto, con sconti direttamente al 50 percento”.

“Comunque, è sempre il solito discorso”- ha concluso Loberto.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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