Primo giorno di scuola, la lettera di Zaia agli studenti: “Siate affamati di conoscenza”

Studenti all’esterno dell’ISISS Fabio Besta

Oggi, mercoledì 11 settembre, suonano le prime campanelle dell’anno scolastico nelle scuole del Veneto, tanti giovanissimi si sono incontrati fuori dalle strutture chi per la prima volta chi dopo le vacanze estive.

Gli studenti del Cerletti durante il primo giorno di scuola

Primo suono della campanella del nuovo anno scolastico anche nei plessi del Coneglianese, tra studenti puntuali e qualche ritardatario già da oggi.

Fin da questa mattina presto ci sono state code per arrivare agli istituti scolastici, raggiunti dagli studenti in motorino (tra chi chiedeva all’amico di turno dove parcheggiare) o accompagnati in auto da madri e padri poi diretti al lavoro.

Gli studenti al Cerletti di Conegliano

Gli alunni, però, non sono subito entrati all’interno degli edifici: all’esterno si sono formati gruppetti di ragazzi intenti a chiedersi gli ultimi aggiornamenti sulle vacanze estive trascorse oppure a “impostare” il nuovo anno scolastico.

Sicuramente era visibile la voglia di ritrovarsi tra compagni di classe, di stare in compagnia e tanti erano i gruppetti di giovanissimi.

Gruppetti tra cui si sono distinti i docenti, al contrario intenti a raggiungere le sule scolastiche.

Giovanissimi presenti anche nei bar limitrofi, per una colazione prima del nuovo anno scolastico, mentre qualche ritardatario correva o camminava veloce sui marciapiedi per arrivare a scuola.

Tutto fino al primo “drin” della nuova annata scolastica.

L’anno scolastico 2024/2025 è iniziato anche all’Isiss “Giuseppe Verdi” e alla Scuola di Ristorazione Dieffe di Valdobbiadene.

Nel primo giorno di scuola alla Dieffe sono state presentate le esperienze degli studenti al Festival Nazionale dell’Innovazione Scolastica, alla Summer School e all’IFA a Berlino, la più grande fiera mondiale di elettronica di consumo e domestica grazie alla collaborazione con l’azienda Mondin.

Studentesse del Dieffe

Alcuni studenti hanno raccontato le loro esperienze di lavoro durante l’estate oltre alle prove per ottenere le certificazioni di inglese.

Gli alunni hanno ritrovato i loro compagni di classe, i professori e i nuovi ragazzi di prima curiosi di conoscere la loro nuova scuola.

Studenti all’esterno del Liceo Canova

L’ansia da primo giorno di scuola si è fatta sentire anche a Treviso al Liceo Ginnasio Statale A.Canova e all’I.S.I.S.S Fabio Besta dove, già dalle 7.30, si vedevano gruppi di studenti riuniti all’esterno dei cancelli di accesso, dove c’è chi già pensa agli esami di maturità.

Vittorio Veneto, allo scoccare della campanella, i ragazzi dono subito usciti sicuramente con lo stesso pensiero: “Il primo giorno è andato”.

Tanti giovani si sono visti a partire dalle 12 alle uscite dei plessi scolastici, i più grandi diretti alle fermate di bus e corriere per poter rincasare.

Altri si sono fermati all’uscita di scuola, per confrontarsi con i compagni su questo rientro scolastico.

Gli studenti a Vittorio Veneto

C’è chi commenta le prime lezioni, altri i compiti assegnati.

Altri ancora hanno pensato di fare sosta, in gruppo, ai bar o alle “pizze al taglio” vicine.

E intanto anche questo nuovo anno scolastico è iniziato e al “drin” delle 13 c’è chi ha urlato: “Che bello uscire! Buon pranzo!”.

In totale 640mila studenti sono tornati dunque in aula dietro ai banchi di scuola. 

È a loro che il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha indirizzato una lettera, nella quale “oltre ad augurare un buon inizio, li invito a essere affamati di conoscenza e uscire dalla narrazione negativa del “tanto non potrai aver fortuna”.

Di seguito la lettera del presidente della Regione Veneto:

Care Studentesse, Cari Studenti, un nuovo anno scolastico sta per iniziare. Dal suono della prima campanella, voi ragazzi avrete l’occasione di esplorare altri nuovi orizzonti di conoscenza, scoprire passioni nascoste e acquisire competenze che vi saranno preziose nel vostro percorso di vita.

Questo è un momento che porta con sé nuovi propositi, opportunità, aspettative e che vi dà l’occasione di continuare a lavorare per il vostro futuro; un futuro che, per quanto sta succedendo nel mondo e nella società civile, può sembrarvi incerto e difficile. Ma a scuola, in classe, avrete l’opportunità di acquisire, giorno per giorno, gli strumenti e le competenze utili per diventare cittadini responsabili e attori della necessaria evoluzione verso un mondo più sostenibile, più solidale, più inclusivo, in una parola, verso un mondo più giusto.

Si dice sempre che i giovani siano il futuro della società. Personalmente preferisco dire che siete il presente. La prima affermazione rischia di cadere in un equivoco, quello di non riconoscere il ruolo che già vi appartiene. Che proprio nella scuola – e in quello che grazie ad essa riuscite a realizzare – vi rende protagonisti della vita della nostra comunità. “Protagonisti” è la parola esatta perché tra voi ragazze e ragazzi c’è chi diventerà un sapiente lavoratore, un medico, un ricercato artigiano, un imprenditore, il rettore o professore di un’importante università, un artista, un valido professionista. O anche… il futuro Presidente della Regione, al mio posto. Qualsiasi posizione raggiungerete l’avrete conquistata grazie a quello che state già costruendo nel vostro corso di studi.

Per questo vi esorto a cogliere con entusiasmo tutte le preziose occasioni che l’anno scolastico vi offre: siate curiosi, desiderosi di imparare e pronti anche a sbagliare e a rivedere posizioni o atteggiamenti, avendo sempre ben chiara l’importanza di costruire relazioni positive intorno a voi, sia con i vostri compagni che con i vostri insegnanti. Rapporti che accompagneranno la vita tra i banchi ma che potranno piacevolmente trasformarsi in amicizie per tutta la vita.

Siate aperti al dialogo in un mondo sempre più globale: la nostra scuola deve aprirsi agli orizzonti internazionali, favorire l’integrazione dei bambini e dei ragazzi stranieri e, al contempo, valorizzare l’identità culturale e storica della nostra terra. Come seppe fare in passato Venezia, ancora oggi simbolo di accoglienza e produzione culturale, che ha tratto il meglio da ogni apporto, anche da culture lontane. Così anche voi dovrete imparare a crescere in un’ottica di apertura e dialogo con il mondo, senza dimenticare mai le vostre radici.

Desidero in questa occasione rivolgere il mio ringraziamento ai genitori, che svolgono tra mille difficoltà il delicatissimo compito di educare i propri figli: la vostra partecipazione costruttiva e consapevole alla vita scolastica ha un ruolo fondamentale nella creazione di un ambiente positivo e inclusivo.

Rivolgo infine un particolare ringraziamento agli insegnanti, sempre impegnati nel trasmettere valori e saperi e nel creare ambienti di apprendimento stimolanti e inclusivi, ai dirigenti e a tutto il personale scolastico per il prezioso lavoro necessario per far funzionare quella macchina complessa e meravigliosa che è la scuola.

Spero vivamente che l’inizio di questo nuovo anno scolastico possa essere il momento ideale per riflettere su tutti gli obiettivi condivisi e le sfide da affrontare insieme, per rendere sempre più virtuose e costruttive le relazioni tra scuola, famiglia e mondo del lavoro, e per promuovere la cultura del rispetto e della responsabilità.

Da parte mia, vi assicuro che la Regione continuerà a sostenere il sistema dell’istruzione e della formazione professionale con azioni volte a favorire un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo e a promuovere forme di collaborazione tra scuola e imprese, consapevole di quanto sia importante una efficace integrazione tra istruzione, formazione e lavoro.

Auguro a tutti un anno scolastico vissuto nel segno della curiosità del sapere, ricco di successi e nuove scoperte.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto e video: Qdpnews.it)

(Hanno collaborato: Arianna Ceschin, Andrea Berton e Matteo De Noni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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