Conegliano-Vittorio Veneto, primo suono della campanella: ritorno sui banchi tra entusiasmo, precauzioni e dubbi

Erano chiuse dallo scorso febbraio le aule scolastiche, che hanno finalmente riaperto le porte nella mattinata di oggi, lunedì 14 settembre.

A Conegliano e a Vittorio Veneto l’atmosfera del ritorno sui banchi si respirava già all’esterno dei plessi scolastici, dove i compagni di classe si sono salutati rivedendo dal vivo i propri insegnanti.

Ritorno, però, all’insegna delle precauzioni, soprattutto da parte degli istituti scolastici, che hanno organizzato il rientro a scuola per turni nel corso della mattinata, mentre alcune classi torneranno in aula addirittura nelle prossime giornate.

Gli studenti hanno dovuto attendere i docenti nel cortile degli istituti per l’accoglienza, momento in cui sono state fornite le indicazioni utili a una vita scolastica in tutta sicurezza, come l’igienizzazione delle mani, l’uso costante della mascherina e il mantenimento del distanziamento sociale.

Nel caso del liceo scientifico “Marcantonio Flaminio” a Vittorio Veneto, ad esempio, l’ingresso degli studenti è stato gestito tramite l’ausilio di alcune transenne esterne, necessarie per gestire i percorsi separati di entrata e uscita dall’edificio.

Per quanto riguarda la misurazione della temperatura corporea, invece, Mariagrazia Morgan e Salvatore Amato, dirigenti scolastici rispettivamente dell’istituto “Giovanni Battista Cerletti” e dell’Itis “Galileo Galilei” di Conegliano, hanno spiegato come debba essere fatta ogni mattina dalle famiglie ai propri figli e, a tal proposito, sono state predisposte delle autocertificazioni che garantiscono la salute degli studenti in aula.

Sul fronte delle lezioni, queste saranno gestite tramite una forma di didattica integrata, ovvero composta da un monte ore in presenza e a distanza, in aule che hanno visto qualche cambiamento sul piano pratico.

Il Ministero ha chiesto un monitoraggio per quanto riguarda la questione dei banchi – ha spiegato Mariagrazia Morgan, preside del Cerletti – e noi ne abbiamo chiesti 80 di misura inferiore a quelli utilizzati in precedenza, proprio per poter mettere in atto tutte le misure richieste. Una parte dei banchi li abbiamo sostituiti noi, mentre gli altri li stiamo attendendo”.

“Il nostro istituto è stato organizzato in dieci aree, con entrate e uscite differenti, – ha invece reso noto Salvatore Amato, preside dell’Itis Galilei – in modo tale da creare delle vere e proprie unità cluster. Come primo giorno c’è stato un po’ di disorientamento da parte di alcuni studenti, ma proprio per questo avevamo programmato di leggere in classe quello che sarà il regolamento interno della nostra scuola”.

Un ritorno sui banchi segnato dall’entusiasmo di riprendere una piccola parte di normalità, dopo mesi di stop alla didattica in presenza, misto a un certo timore che non tutti rispettino le regole, secondo quanto dichiarato da alcuni studenti dell’istituto “Francesco Da Collo” di Conegliano: qualcuno di loro ha inoltre confessato la propria preferenza per la didattica a distanza, proprio per una questione di sicurezza.

C’era tanta voglia di tornare, anche se c’è la paura che non tutti si dimostrino disposti ad applicare le regole – ha confermato una docente dell’istituto alberghiero “Alfredo Beltrame” di Vittorio Veneto – Proseguiremo anche con i nostri laboratori pratici, in quanto già da prima il concetto di ristorazione era sinonimo di sicurezza e rispetto di alcune regole“.

Ad attendere i propri figli, anche per la curiosità di ricevere subito l’esito di un inizio così particolare dell’anno scolastico, all’esterno degli edifici c’erano dei genitori, che hanno visto positivamente la ripresa delle lezioni, seppure non nascondendo il timore per quello che ci attenderà nei prossimi mesi e la preoccupazione per alcuni aspetti pratici, come l’organizzazione dei trasporti, vista l’entrata a scuola per turni.

Nonostante ciò, è stata una prima mattinata dove si respirava nelle scuole tanto ottimismo, una certa voglia di riprendere la vita abituale interrotta a febbraio e la speranza di poter finalmente vivere un’annata scolastica come un tempo, seppure con tutte le precauzioni e gli accorgimenti del caso.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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