Sfruttare il percorso ferroviario esistente e la stazione per creare un nuovo servizio di metropolitana di superficie: è questa la prima proposta resa pubblica dalla coalizione di centrosinistra “Noi per Conegliano”, in particolare dal suo Gruppo urbanistica composto da Italo Rebuli, Carlo Dal Vera, Michael Carion e Amedeo Fadini: l’obiettivo è quello di sostenere i flussi di entrata e in uscita in città, anche nell’ottica di un aumento di presenze turistiche nel territorio proclamato Patrimonio Unesco.
Potenziamento degli autobus, bike sharing a flusso libero, auto di gruppo e parcheggi sarebbero inoltre le soluzioni accessorie per “migliorare sensibilmente il problema della mobilità” cittadina.
La coalizione, infatti, ha sottolineato che la stazione dei treni “attualmente è soffocata dalla viabilità che frena sia il suo accesso che l’uscita, ma ha la possibilità di essere integrata nella città come mai prima, anche seguendo le linee della politica europea del Green Deal che spinge sul potenziamento ferroviario, in un’ottica integrativa, di mobilità sostenibile e di riduzione dell’inquinamento”.
Secondo “Noi per Conegliano”, inoltre, sarebbero pochi i servizi direttamente collegati al treno, ovvero “taxi a tariffa intera, 20 bici a noleggio vincolato di 15 anni fa, biciclette private in preda ai vandali, autobus con frequenze dilatate e nessun vantaggio rispetto all’auto, mancanza di biglietti o abbonamenti integrati”.
“Dalle 17.30 alle 18.30 – sostiene il gruppo – il centro è a disagio, si formano imbuti e code, i pendolari del treno sono una parte del problema: gran parte degli attuali 900 posti all’ex Zoppas sono utilizzati da non residenti, gli accompagnatori intasano via XXI Aprile e piazza Aldo Moro”.
“Al mattino e all’ora di pranzo – proseguono – si vedono frotte di studenti a piedi percorrere le strade verso le concentrazioni scolastiche poste a est e a sud ovest, aumentando le difficoltà di flusso veicolare, in ore di punta dove l’attraversamento di autoveicoli crea i maggiori problemi“.
La soluzione, quindi, sarebbe quella di raggiungere con la metropolitana di superficie l’area industriale di Conegliano-Vittorio Veneto, l’ex casello 5 sul Menarè, il bivio dei Gai, l’area delle ex industrie Dal Vera in zona Monticella, munire la zona della stazione di un sottopasso pedonale che sbocca verso sud e di un parcheggio coperto per biciclette.
Il gruppo, inoltre, ipotizza un sottopasso ciclabile e pedonale che unisce i due ospedali cittadini e la casa di riposo, una fermata in via Calabria a servizio degli istituti Itis, Cerletti e Da Collo (istituendo un servizio mensa e degli alloggi a disposizione sia di studenti e lavoratori al centro Toniolo), ma anche della zona industriale Campidui, dell’area dell’Electrolux di Susegana, fino alla zona industriale di Santa Lucia di Piave.
Una metropolitana di superficie, pertanto, pensata anche in ottica Unesco, realizzata tramite un accordo con i Comuni limitrofi e sfruttando appositi fondi strutturali.
(Foto: “Noi per Conegliano”).
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