Prošek, interviene la presidente del Consorzio del Prosecco Superiore: “Minacciati impegno e fatica dei viticoltori della Docg”

Dopo un lungo periodo di riflessione sulla delicata questione che ha acceso scintille su tutto il comparto del prosecco, in seguito alle rivendicazioni del governatore Luca Zaia, delle associazioni di categoria, del sottosegretario del Ministero delle Politiche agricole, Gianmarco Centinaio, sono arrivate le parole dal Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sul “caso Prošek”.

Una terra, quella del Conegliano Valdobbiadene, che è stata riconosciuta Patrimonio Unesco grazie all’unicità di un paesaggio che ha saputo nei secoli modellarsi attorno ad un prodotto, un paesaggio non prettamente agricolo ma culturale.

“Il nome Prosecco unito a Conegliano Valdobbiadene esprime l’identità del prodotto che nasce dall’integrazione tra la cultura enologica di questi luoghi e l’esperienza secolare in vigneto. Nessun’altra esperienza enologica può fregiarsi del nostro nome – afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio -. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea della domanda di registrazione del prodotto croato denominato Prošek è sconcertante. L’impegno e la fatica dei viticoltori del Conegliano Valdobbiadene sono concretamente minacciati, così come lo è un prodotto simbolo del made in Italy. Oggi dobbiamo fare squadra per proteggere il nostro prodotto e il nome Prosecco, ma anche per non creare pericolosi precedenti”.

Una posizione, quella del Consorzio del Prosecco superiore, che procede di pari passo con l’impegno comune delle altre denominazioni per la tutela, la difesa e la valorizzazione di uno dei prodotti italiani più famosi al mondo.

“Ci muoviamo da anni come Sistema Prosecco, società costituita nel 2014 con lo scopo di coordinare in Italia e nel mondo la protezione delle denominazioni (Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Prosecco Doc, Asolo Prosecco Docg), insieme alle istituzioni italiane per combattere le frodi e imitazioni e fronteggiare le minacce al nome e al prodotto” continua Bortolomiol.

“Questa è un’occasione in cui non possiamo perdere di vista il nostro obiettivo – conclude la presidente -. Siamo ora parte del tavolo tecnico istituito dal Ministero delle Politiche Agricole, attraverso il quale saranno messe in atto tutte le misure di contrasto necessarie. L’Italia è ricca di prodotti simbolici amati in tutto il mondo e la loro difesa è fondamentale per l’economia del nostro Paese”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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