“Qual è l’immagine di Conegliano che ha avuto in questi anni?”: in attesa delle prossime elezioni amministrative, spostate in autunno a causa della pandemia, sono diversi gli interrogativi che si rincorrono nella città del Cima, una città che è stata al centro di diversi dibattiti e discussioni politiche e che nel tempo ha cambiato le proprie esigenze, assistendo al sorgere di nuove problematiche.
Il quesito sopra citato è stato posto ad alcuni dei protagonisti dello scenario politico locale che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati al centro di dibattiti, se non addirittura scontri, vissuti da posizioni e ruoli diversi: Fabio Chies, ultimo sindaco della città per Forza Italia con un passato anche da presidente del consiglio comunale, Alessandro Bortoluzzi, ex candidato sindaco ed ex capogruppo in consiglio comunale del Pd, nonché parte della cordata di consiglieri che di fatto ha dettato lo “stop” al governo di centrodestra di Conegliano, e Floriano Zambon, storico ex primo cittadino e per un certo tempo assessore nella giunta Chies, dove ha rappresentato i “Popolari per Conegliano”.
Diverse posizioni e visioni che sono emerse dalle risposte fornite a questo primo quesito che va a fotografare l’approccio alla città tenuto in questi anni dalle varie forze politiche scese in campo.
“Sicuramente sono stati due lustri difficili, dove Conegliano ha messo in campo tutte le armi necessarie per rispondere – ha risposto Fabio Chies – Penso che quest’ultimo aspetto lo si sia visto soprattutto durante la pandemia, dove il volontariato è stato davvero attivo e ha fatto la differenza in città. Penso che l’esperienza che ho vissuto arricchisca e permetta di vedere quelli che sono i mille volti della città“.
Di diverso tenore, invece, la risposta fornita da Alessandro Bortoluzzi: “Prima di iniziare la mia avventura politica avevo un’idea della città, che poi ho cambiato in questi anni. Sicuramente ho sempre pensato a una Conegliano che fosse in grado di fornire molti servizi e, alla luce di ciò, la mia speranza è quella per un rilancio della città, che osservo allo stato attuale con un certo rammarico. Pur essendo difficile amministrare un comune come questo, credo che Conegliano necessiti di un certo impegno per essere rilanciata”.
L’analisi fornita da Floriano Zambon, invece, affonda le radici a partire dagli anni Novanta: “Ricordo come negli anni Novanta la città fosse in una situazione particolare, con ben venti zone industriali dismesse, che ora si sono ridotte a tre e tale riduzione credo sia stato un esempio sia per il Veneto che per l’Italia. La città, negli anni, ha cambiato le proprie caratteristiche e si è evoluta e credo che ora debba mantenere quella che è la propria leadership“.
Tre posizioni che affrontano aspetti differenti della città, la cui immagine viene delineata secondo diverse prospettive: Qdpnews.it ha affrontato altre tematiche riguardanti Conegliano assieme a Fabio Chies, Alessandro Bortoluzzi e a Floriano Zambon, un’analisi che proseguirà nelle prossime settimane.
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